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Consegnati oggi gli ADI Ceramics & Bathroom Design Award e gli ADI Booth Design Award

Sono stati assegnati oggi a Cersaie, presso la Contract Hall del Padiglione 18, i premi della 7ª edizione dell’ADI Ceramics & Bathroom Design Award, pensato per valorizzare i prodotti italiani più innovativi dei comparti della ceramica e dell’arredobagno, e la seconda edizione del premio ADI Booth Design Award, che valorizza gli stand fieristici che promuovono prodotto e brand value delle aziende all’interno della fiera stessa”. Valentina Downey presidente ADI Dele-gazione Emilia-Romagna ha sottolineato il ruolo primario di ADI che promuove la cultura del progetto all’interno delle aziende italiane in collaborazione con la fiera. I prodotti e gli allestimenti individuati dalle due commissioni entreranno a far parte di una preselezione per l’edizione 2022 di ADI Design Index, l’annuario che raccoglie il miglior design italiano di ogni categoria merceologica, selezionato dall’Osservatorio permanente del Design ADI in vista della prossima edizione del Compasso d’Oro ADI, il più celebre riconoscimento del design italiano.

Il vice presidente di Confindustria Ceramica Emilio Mussini ha ricordato l’importanza della collaborazione tra Cersaie e ADI che dura da 7 anni. “Il prestigio di questi riconoscimenti rappresenta un grande stimolo per tutti i produttori di ceramica, arredobagno e rubinetteria a cimentarsi con maggiore impegno, nell’ambizione di essere inseriti nella lista del Compasso D’Oro, prestigioso riconosci-mento a livello mondiale”.

Per quanto riguarda l’ADI Booth Design Award, una commissione formata da Cecilia Bione (prof.ssa Accademia Belle Arti Bologna esperta in exhibit design), Pierluigi Molteni (architetto, docente di Advanced Design ed esperto di exhibit design) e Wladimiro Bendandi (delegato ADI Delegazione Emilia Romagna ed esperto di comunicazione e brand identity), analizza durante i primi due giorni di fiera gli stand aziendali che meglio comunicano l’identità ed il valore dei prodotti dell’azienda.

Vincitori sono risultati: Ceramica Sant’Agostino (il progetto si distingue per la forza e l’efficacia nell’uso del verde che diventa filo conduttore della composi-zione spaziale. La concatenazione degli spazi del padiglione riporta a un interessante disegno urbano che accompagna il visitatore ad una vera e propria ‘scoperta’ dei prodotti aziendali), Antonio Lupi (la coerenza tra progetto allestitivo, progetto grafico e prodotti esposti esprime un rigoroso ‘progetto di comunica-zione’ a tutto tondo. Il dialogo continuo che si instaura tra i diversi livelli progettuali fa emergere in maniera chiara e ineccepibile nuove proposte e filosofia del brand, rendendo marchio e prodotti un unicum di grande efficacia), Mirage (il progetto reinterpreta la spazialità dell’architettura espositiva che coniuga apertura visiva ed efficacia espositiva. La copertura in travi di legno lamellare sovra ordina uno spazio svuotato e aperto in una grande ‘piazza’ centrale che catalizza l’attenzione del visitatore grazie a grandi totem a scala urbana. La selezione dei prodotti ospitati trova in questo modo la giusta collocazione in uno spazio generoso e di ampio respiro), Vallelunga & Co (il progetto utilizza un approccio intelligente e raffinato che evoca uno spazio domestico attraverso la declinazione di alcuni dettagli tipologici come soglie, passaggi, ambienti. La reinterpretazione di questi elementi architettonici coniuga tradizione archetipica e qualità dell’innovazione dei prodotti esposti) e Living Ceramics (l’accuratezza degli spazi architettonici, la raffinatezza dei dettagli, la coerenza del progetto grafico, producono un allestimento di grande rigore ed eleganza complessiva pur nella ricca articolazione dei messaggi. La macchina espositiva ottiene in questa modo la sintesi perfetta tra le varie anime in cui si declina il brand).

Nel caso dell’ADI Ceramics & Bathroom Design Award, una commissione di esperti, formata da Silvia Stanzani (designer), Oscar G. Colli (co-fondatore della rivista Il Bagno oggi e domani) Luigi Romanelli (progettista architettonico)e Valentina Downey (presidente ADI Delegazione Emilia-Romagna), ha ana-lizzato durante i primi giorni di fiera i prodotti esposti e selezionato quelli che sono in grado di coniugare al meglio innovazione ed eccellenza progettuale, sia nel settore rivestimenti in ceramica che nel settore arredobagno.

Per la ceramica sono risultati vincitori: Ceramica Sant’Agostino con il prodotto FusionArt (un riconoscimento alla collezione FusionArt per l’inusuale declina-zione di materiali naturali che ha permesso di ottenere una superficie ceramica innovativa di grande equilibrio grafico, materico e cromatico.), Ceramica Fioranese con Kintsugi (la grande competenza tecnica e produttiva dell’azienda ha creato un prodotto che riesce a valorizzare tre materie diverse in unico processo industriale, reinterpretando un’antica tecnica giapponese restituendo tutta la sua poesia.) e Cooperativa Ceramica Imola con Attitude by Leonardo (un processo di produzione innovativo, sul quale l’azienda ha investito rivisitando la tradizionale pressatura dell’impasto, sfruttando la casualità della sua frantuma-zione. Il risultato è un prodotto a tutta massa, una ceramica dalle alte prestazioni tecniche e materiche). Menzioni speciali a Provenza con Unique Marble (un vi-aggio visionario che sposa due temi in un matrimonio grafico che permette di ottenere una felice sintesi materica) e Panaria Ceramica con Blade (il prodotto interpreta il tema della superficie metallica sfruttando al meglio le caratteristiche grafiche e ceramiche, trasformandola in una materia calda e accogliente, particolarmente indicata ai progetti di interior contemporaneo).

Per la categoria arredobagno, hanno vinto Ceramica Flaminia con Lavabo Spire (i volumi ellittici combinano tra loro forme morbide e asimmetriche creando un lavabo che diventa un perfetto oggetto di arredo) Arblu con Linea (un riconosci-mento alla ricerca tecnica e di design per una cabina doccia che soddisfa i bisogni di un progetto di un bagno minimale facilitando la sua installazione nel privato e nell’ospitalità) e Relax Design con Black Label (una strategia innovativa di design aziendale che collaborando con una squadra di designer selezionati ha realizzato sapientemente un catalogo di prodotti e proposte di arredo).
















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