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Tentata estorsione e lesioni personali: arrestato a Rubiera dopo la revoca del collocamento in comunità

Un 44enne napoletano che beneficiava la misura del collocamento in una comunità del reggiano a seguito di una condanna per tentata estorsione, porto abusivo di armi e lesioni personali aggravate, è stato arrestato dai Carabinieri della stazione di Rubiera che hanno dato esecuzione a un provvedimento restrittivo a seguito della revoca del collocamento in comunità.

L’uomo, un 44enne originario e residente nel capoluogo partenopeo, nel maggio del 2019 è stato condannato dal Tribunale di Napoli per i reati di per tentata estorsione, porto abusivo di armi e lesioni personali aggravate commessi a Napoli il 31 agosto del 2018. La sentenza riformata dalla Corte d’Appello di Napoli che stabiliva in 4 anni di reclusione e 6.000 euro di multa la condanna è quindi divenuta esecutiva il 23 gennaio 2020. Il competente tribunale di Sorveglianza a cui il condannato aveva presentato istanza, ha concesso al 44enne il collocamento in comunità. Durante tale periodo però il condannato avrebbe tenuto una condotta violante delle prescrizioni, circostanza per cui il Tribunale di Sorveglianza ha revocato la misura che l’uomo beneficiava nel reggiano. Poiché doveva ancora eseguirsi la condanna la cui fine pena è stata determinata al 18.4.2022, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura partenopea ha emesso l’ordine di esecuzione a seguito di revoca del collocamento in comunità, trasmettendo il provvedimento ai carabinieri di Rubiera per l’esecuzione. Nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri della stazione di Rubiera vi hanno dato esecuzione rintracciando e arrestando l’uomo. Al termine delle formalità di rito e dopo le procedure di foto segnalamento, lo stesso è stato condotto in carcere per il proseguo dell’espiazione della pena.
















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