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L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2020 di SETA

L’assemblea dei soci di Seta – l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza – si è riunita oggi in videoconferenza ed ha approvato all’unanimità la proposta di bilancio per l’esercizio 2020 formulata dal Consiglio di Amministrazione.

L’esercizio 2020 – fortemente segnato dalla pandemia e dalle straordinarie criticità sanitarie ed economiche ad essa riconducibili – si chiude con un utile netto di 15.249 euro, che sarà interamente destinato a riserva per rafforzare il patrimonio societario. Anche in un anno di straordinarie difficoltà per l’intero settore del trasporto pubblico, SETA è dunque riuscita a salvaguardare l’equilibrio economico-finanziario grazie ad un’oculata e virtuosa gestione aziendale, ricorrendo ad interventi straordinari di contenimento dei costi operativi a fronte di una rilevantissima flessione di utenza (-32%) e dei ricavi (-37% a consuntivo, ma con punte del -90%), nonché di maggiori spese connesse al mantenimento dell’operatività del servizio ed a garantire la sicurezza degli utenti e del personale (sanificazione giornaliera dei mezzi e dei locali aperti al pubblico, acquisto e distribuzione dei dispositivi di protezione individuali, riorganizzazione dei turni e delle modalità di lavoro). Il risultato di sostanziale pareggio è dovuto anche alle risorse straordinarie stanziate a livello statale per la copertura dei mancati introiti e dei maggiori costi legati all’epidemia da Covid 19, nonché dal mantenimento del livello di corrispettivi dei Contratti di Servizio anche in presenza di riduzione delle percorrenze.

L’epidemia in corso ha fortemente penalizzato diversi settori del paese, compreso il trasporto pubblico locale per gran parte del 2020 e purtroppo anche per il 2021. Tuttavia, pur in situazioni di profonda incertezza normativa e del continuo succedersi di provvedimenti nazionali e locali fortemente limitanti,  i nostri mezzi non hanno mai smesso – neppure per un giorno – di circolare, garantendo anche nel periodo del lockdown il diritto alla mobilità dei cittadini nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste, come accertato anche recentemente dalle ispezioni a sorpresa effettuate dai Carabinieri del NAS” dichiara Antonio Nicolini, Presidente di SETA. “Lo straordinario sforzo operativo ed economico che l’azienda ha realizzato e sta realizzando tuttora – prosegue Nicolini – è frutto dell’eccezionale contributo apportato da ogni componente aziendale, a partire dal personale viaggiante fino agli impiegati ed ai dirigenti. SETA ha dimostrato, in tutti questi mesi complicati e difficili, di essere un’azienda coesa e compatta, in grado di reagire alle difficoltà ed al tempo stesso proseguendo nelle azioni di miglioramento. L’azienda, ora, guarda avanti e conferma il proprio Piano strategico di investimenti, all’insegna dell’innovazione tecnologica, della digitalizzazione e della riduzione dell’impatto ambientale. A tal proposito, voglio citare gli ultimi due progetti innovativi realizzati: la possibilità di pagare il biglietto a bordo con carta di credito e/o bancomat contactless; la possibilità di conoscere in tempo reale, tramite le app SETA e Roger, indicazioni sul livello di riempimento dei mezzi, verificando inoltre tutte le corse aggiuntive Covid disponibili rispetto alla normale programmazione oraria. Il 2020 si chiude dunque per SETA positivamente, pur in una situazione di generale complessità, ma le difficoltà permangono anche nel 2021 e permarranno negli anni successivi: in particolare, perdura la flessione dei ricavi e non appare chiaro quando si potrà ritornare alle condizioni pre-Covid. Il TPL necessita di rilevanti politiche di investimento, il PNRR può rappresentare una fondamentale occasione per consentire alle aziende di crescere e di uscire da questa fase di difficoltà con prospettive di sviluppo e di sostenibilità. Investire sul trasporto pubblico significa investire per migliorare la qualità di vita dei cittadini, in un momento storico in cui appaiono sempre più evidenti i problemi derivanti dal peggioramento delle condizioni ambientali e climatiche del pianeta. Il rilancio del trasporto pubblico è possibile se cresce la qualità erogata e se, contribuendo alla transizione ecologica, riesce a recuperare importanti quote di utenza. Aver saputo affrontare con determinazione e coraggio le straordinarie difficoltà degli ultimi mesi e poter guardare con fiducia al futuro rappresenta – e crede debba rappresentare anche per i Soci – motivo di soddisfazione e di orgoglio

                                                                                                                                  

I NUMERI DEL 2020

Nei tre bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza i passeggeri trasportati – misurati secondo il metodo di coefficienti regionali – sono stati complessivamente 46.847.465 (-32,67%). In dettaglio, a Modena sono stati registrati 20.259.829 passeggeri (-33,61%), a Reggio Emilia 15.548.225 (-34,04%) e a Piacenza 11.039.412 (-28,73%). Di conseguenza, sono risultati in sensibile diminuzione (-37,6%) anche i proventi dalla vendita di biglietti ed abbonamenti, attestati a poco meno di 20 milioni di euro. Il servizio prodotto è stato pari a 26.519.344 vetture/km (-10,9%), pur in presenza di oltre 900mila Km aggiuntivi rispetto al 2019, eserciti grazie a specifiche risorse stanziate dalla Regione Emilia-Romagna per garantire il distanziamento sociale a bordo. Il valore della produzione è stato di 101,1 milioni di euro (-6,9%). Nel 2020 l’attività di contrasto all’evasione è stata temporaneamente sospesa, facendo registrare complessivamente 51.904 sanzioni a carico di viaggiatori non in regola. Gli investimenti realizzati ed avviati nel corso del 2020 ammontano complessivamente a circa 12 milioni di euro, in massima parte impiegati per l’acquisto di mezzi, nonché per migliorare la dotazione tecnologica a supporto del servizio erogato. Il personale ammonta a 1.044 dipendenti (di cui 925 tra autisti e addetti alla manutenzione).

 

IL PIANO DI INVESTIMENTI 2021-2023

Entro il 2023 è previsto lo stanziamento complessivo di oltre 80 milioni di euro (di cui 30 in totale autofinanziamento) per l’acquisto di circa 265 nuovi mezzi dotati delle più moderne tecnologie, con la conseguente riduzione dell’età media e dell’impatto ambientale della flotta circolante nei tre bacini provinciali serviti di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Già entro la fine del 2022, grazie alla gara congiunta attualmente in corso a livello regionale che vede unite le 4 aziende (SETA, TPER, TEP, START) al fine di fare massa critica sugli acquisti, è previsto l’arrivo dei primi lotti per circa 130 nuovi mezzi. Il Piano di investimenti consentirà di ampliare la flotta alimentata a metano, sia nella versione CNG mild hybrid, sia nell’innovativa modalità LNG che offre importanti vantaggi in termini di autonomia, costi di esercizio, prestazioni e sostenibilità. Verranno inoltre realizzate nuove infrastrutture di supporto per i mezzi che utilizzano il gas naturale. La flotta urbana di Reggio Emilia attualmente alimentata a GPL (52 mezzi) verrà completamente rinnovata con nuovi mezzi a metano CNG. La flotta filoviaria di Modena sarà rinnovata per il 50% circa grazie all’acquisto di nuovi filobus Trollino full electric, dotati di dispositivi di nuova generazione che consentono di percorrere tratti di diversi km non attrezzati con linea aerea. L’età media della flotta automobilistica passerà dagli attuali 12,7 anni a 9,3 anni (senza investimenti sarebbe cresciuta fino a circa 16 anni), valore molto più vicino all’età media delle flotte pubbliche dei Paesi europei più avanzati. Entro il 2021 al distributore interno di metano CNG, presente nella sede di Modena dal 2015, saranno aggiunte due nuove postazioni per il rifornimento di gas naturale liquefatto LNG; entro il primo semestre del 2022 saranno operativi due nuovi distributori di metano LNG a Reggio Emilia e Piacenza, per aumentare la sostenibilità ambientale della flotta e renderla più omogenea tra i diversi bacini. SETA sarà quindi tra le prime aziende di trasporto pubblico italiane ad introdurre nella flotta extraurbana mezzi a gas naturale liquefatto, per ridurre sensibilmente l’incidenza di quelli a gasolio. Con la realizzazione dei nuovi impianti di metano si prevede l’utilizzo nei 3 bacini di una prima quota di biometano.

L’assemblea dei Soci di SETA, in conclusione, ha ringraziato i componenti del Consiglio di Amministrazione per il prezioso lavoro svolto, ed ha stabilito di procedere al rinnovo delle cariche societarie mediante una successiva convocazione da tenersi a settembre.

















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