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Reggio Emilia: 34enne slovacco, già in carcere per omicidio, accusato dai carabinieri di altro brutale pestaggio

Massacrato di botte senza un apparente motivo mentre si trovava seduto su una panchina di un giardino di via Giorgione a Reggio Emilia, intento a sorseggiare un bicchiere di birra. Vittima del brutale pestaggio un 38enne abitante a Reggio Emilia che, soccorso, veniva condotto in ospedale e giudicato guaribile in una trentina di giorni per una brutta frattura orbitaria. Sconosciuto l’autore, visto che la stessa vittima non conoscendolo si era limitato a descriverlo accuratamente. Oggi i carabinieri della stazione di Corso Cairoli a cui il 38enne ha formalizzato denuncia per lesioni personali aggravate hanno identificato e denunciato l’aggressore. Si ratta del 34enne slovacco R.M., che solo qualche giorno fa è stato arrestato sempre dai carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia per il brutale omicidio di Aniello Iazzetta, pestato a sangue sino a provocarne la morte in un appartamento di via Stalingrado a Reggio Emilia.

Nel caso del 38enne, i fatti si sono verificati il 21 maggio scorso. La vittima era seduta sulla panchina di un giardino di via Giorgione, in città, quando si è avvicinato uno sconosciuto, poi identificato dai carabinieri in R.M. che ha incominciato a picchiarlo senza alcun motivo mentre era intento a bere una birra. Anche in questo caso la violenza ha visto lo slovacco colpire a pugni in faccia la vittima sbattendogli la testa a terra sino a farla sanguinare per poi allontanarsi lasciando disamine a terra la vittima. Ripresosi dopo mezzora il 38enne è riuscito a giungere alla caserma di Corso Cairoli. Non riusciva a parlare tanto erano le botte che aveva ricevuto, con i carabinieri che hanno chiamato il 118 e l’ambulanza che hanno condotto l’uomo in ospedale dove dopo le cure è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni. Quindi la denuncia e l’odierna svolta con l’identificazione del violento nel 34enne slovacco che si trova appunto in carcere per l’efferato omicidio di via Stalingrado.

















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