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Fondi record per la scuola modenese: a 23 mln con il Recovery fund. 40 interventi programmati, spazi e manutenzioni

Per gli interventi di miglioramento della qualità degli edifici e l’ampliamento degli spazi nelle scuole superiori, la Provincia di Modena potrà contare su risorse straordinarie pari a 23 milioni di euro; ai dieci milioni approvati dal Governo di recente, si sono aggiunti in questi giorni altri 13 milioni di euro, annunciati dal ministero dell’Istruzione, tutti nell’ambito del Recovery fund.

Il piano della Provincia per l’utilizzo di questi fondi è stato discusso in un incontro on line con i dirigenti scolastici, al quale ha partecipato anche Silvia Menabue, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, che si è svolto mercoledì 26 maggio, nel corso del quale sono stati illustrati tempi e modalità degli interventi previsti, alcuni a partire già dalla prossima estate.

Nel programma figurano adeguamenti e manutenzioni su gran parte degli edifici superiori, con priorità, ha affermato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, «alla sicurezza e alla qualità degli spazi, partendo dalle esigenze che la pandemia ha evidenziato in termini di confort e servizi che devono essere sempre più moderni. La crisi sanitaria ha riportato al centro dell’attenzione le esigenze della scuola e la qualità degli spazi dove i ragazzi costruiscono il loro futuro e finalmente, dopo anni di tagli e grazie ai fondi del Recovery fund e a una efficace programmazione, abbiamo intercettato una cifra record che sarà fondamentale anche per far fronte  al costante aumento degli iscritti, oltre tremila in più negli ultimi sei anni, 800 in più solo quest’anno. Insomma – ha concluso Tomei –  l’impegno è di farci trovare pronti a settembre con una avvio delle lezioni in presenza al 100 per cento».

Nel corso della discussione Silvia Menabue ha giudicato fondamentali gli interventi programmati, «grazie allo sforzo della Provincia che ha condiviso un piano frutto del confronto con il mondo della scuola».

Nei loro interventi diversi dirigenti scolastici hanno evidenziato come il miglioramento della qualità e del confort degli ambienti scolastici abbia un impatto positivo anche sull’andamento dell’attività didattica e chiesto chiarimenti sull’avvio dei cantieri e sul loro impatto sull’attività didattica; su questo tema sono previsti specifici incontri con le scuole interessate per affrontare tutte le esigenze.

La Provincia gestisce l’edilizia scolastica superiore di 30 istituti scolastici che utilizzano 62 edifici, 25 palestre, oltre 1400 aule e 500 laboratori.

Per gli interventi di miglioramento della qualità degli edifici e l’ampliamento degli spazi nelle scuole superiori, la Provincia di Modena potrà contare su risorse straordinarie pari a 23 milioni di euro; ai dieci milioni approvati dal Governo di recente, si sono aggiunti in questi giorni altri 13 milioni di euro, annunciati dal ministero dell’Istruzione, tutti nell’ambito del Recovery fund.

Il piano della Provincia per l’utilizzo di questi fondi è stato discusso in un incontro on line con i dirigenti scolastici, al quale ha partecipato anche Silvia Menabue, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, che si è svolto mercoledì 26 maggio, nel corso del quale sono stati illustrati tempi e modalità degli interventi previsti, alcuni a partire già dalla prossima estate.

Nel programma figurano adeguamenti e manutenzioni su gran parte degli edifici superiori, con priorità, ha affermato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, «alla sicurezza e alla qualità degli spazi, partendo dalle esigenze che la pandemia ha evidenziato in termini di confort e servizi che devono essere sempre più moderni. La crisi sanitaria ha riportato al centro dell’attenzione le esigenze della scuola e la qualità degli spazi dove i ragazzi costruiscono il loro futuro e finalmente, dopo anni di tagli e grazie ai fondi del Recovery fund e a una efficace programmazione, abbiamo intercettato una cifra record che sarà fondamentale anche per far fronte  al costante aumento degli iscritti, oltre tremila in più negli ultimi sei anni, 800 in più solo quest’anno. Insomma – ha concluso Tomei –  l’impegno è di farci trovare pronti a settembre con una avvio delle lezioni in presenza al 100 per cento».

Nel corso della discussione Silvia Menabue ha giudicato fondamentali gli interventi programmati, «grazie allo sforzo della Provincia che ha condiviso un piano frutto del confronto con il mondo della scuola».

Nei loro interventi diversi dirigenti scolastici hanno evidenziato come il miglioramento della qualità e del confort degli ambienti scolastici abbia un impatto positivo anche sull’andamento dell’attività didattica e chiesto chiarimenti sull’avvio dei cantieri e sul loro impatto sull’attività didattica; su questo tema sono previsti specifici incontri con le scuole interessate per affrontare tutte le esigenze.

La Provincia gestisce l’edilizia scolastica superiore di 30 istituti scolastici che utilizzano 62 edifici, 25 palestre, oltre 1400 aule e 500 laboratori.

 

NUOVO LOOK, SISMICA E ADEGUAMENTI DI SPAZI. IN ESTATE I PRIMI LAVORI FINANZIATI DALLA PROVINCIA

La Provincia ha definito un piano contenente circa 40 interventi che in parte partiranno dalla prossima estate.

La priorità, in accordo con le scuole, è stata assegnata ad ampliamenti,  manutenzioni e ristrutturazioni di spazi e servizi: nuovi infissi, servizi igienici, rifacimenti di impianti fognari, illuminazioni e nuovi impianti antincendio e di allarme che riguarderanno gran parte degli istituti modenesi.

Nel piano figurano gli ampliamenti all’istituto Spallanzani di Castelfranco e al Fanti-Da Vinci a Carpi, una nuova palazzina al polo Selmi-Corni a Modena, la ristrutturazione dell’aula magna del Baggi di Sassuolo e di quella del Paradisi di Vignola, il completamento della nuova sede del Formiggini di Sassuolo e dell’adeguamento sismico del Barozzi di Modena che comprende anche la ristrutturazione dell’aula magna; poi la nuova palestra degli istituti Marconi e Cavazzi di Pavullo, le nuove coperture e i serramenti al liceo Muratori-San Carlo di Modena e al Calvi-Morandi di Finale Emilia, rifacimenti e ampliamenti allo Spallanzani di Castelfranco Emilia.

A questi interventi si aggiungono quelli finanziati dalla Provincia e gli investimenti previsti nell’ambito dell’appalto del servizio energia (oltre cinque milioni), per migliorare il riscaldamento nelle scuole e il risparmio energetico, tra cui spiccano il nuovo impianto a idrogeno della palestra del Meucci di Carpi e i lavori in estate a Modena, Carpi, Sassuolo, Finale Emilia, Pavullo e Vignola.

La Provincia, inoltre, ha ottenuto anche i finanziamenti della Banca europea degli investimenti, con mutui a carico dello Stato, dedicati soprattutto al miglioramento sismico e agli ampliamenti, pari a oltre un milione e mezzo solo quest’anno e destinati al Fermi di Modena.

Entro settembre, infine, la Provincia inaugurerà due nuovi edifici scolastici per far fronte all’aumento degli iscritti all’istituto Selmi di Modena al polo Levi-Paradisi di Vignola.

 
















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