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Il CdA dell’Aeroporto Marconi di Bologna approva il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2021

Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2021.

“La prima trimestrale del 2021 mostra in maniera evidente gli effetti che la pandemia ha avuto e sta avendo tuttora sull’intero settore. Nonostante questo, continuiamo, da oltre un anno, a mantenere in circostanze eccezionali operativo il nostro scalo in maniera efficiente e sicura, garantendo la connettività della nostra catchment area di riferimento ed assicurando un importante servizio pubblico ed economico al nostro territorio e all’intero Paese – ha commentato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna – Ciò è stato possibile grazie ad una gestione economico-finanziaria virtuosa negli anni, che ha permesso al Gruppo di affrontare questa fase critica con una struttura patrimoniale e finanziaria solida ed equilibrata. In assenza, ad oggi, di un supporto tangibile da parte delle Istituzioni, siamo stati comunque in grado di realizzare investimenti di manutenzione e sviluppo come anche in sostenibilità ambientale, guardando con fiducia alla futura fase di ripartenza. A riguardo, riteniamo essenziale il progressivo rafforzamento delle campagne vaccinali, in Italia come nel mondo, ed auspichiamo che, anche grazie all’entrata in vigore di
sistemi integrati e certificati a livello internazionale come il Digital Green Certificate europeo, si possa tornare a viaggiare ed esplorare le meraviglie dell’Italia e del mondo”.

Dati di traffico
Nel primo trimestre del 2021 si è complessivamente mantenuto il trend negativo iniziato a febbraio 2020 con i primi effetti della pandemia di Covid-19. I passeggeri sono stati 210.617, in drastico calo nei primi tre mesi del 2021 (-84,9%) a confronto con i primi tre mesi dello scorso anno mentre il calo dei movimenti, pari a 3.760, è stato del 71,8% rispetto allo stesso periodo. Rispetto al primo trimestre 2019 il traffico passeggeri si è ridotto dell’89,3%.
In linea con l’andamento nel 2020 e come conseguenza delle stringenti limitazioni agli spostamenti tra diversi Stati ancora in essere, anche ad inizio 2021 il traffico domestico ha registrato una performance sostanzialmente migliore (-69,9% passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2020), rispetto alla componente internazionale (-89,0%).
In controtendenza, invece, il settore cargo che registra dati nettamente migliori rispetto ai primi tre mesi del 2020. Nel primo trimestre del 2021 gli 11.538.620 Kg di merci trasportate equivalgono ad una crescita dell’8,5% rispetto al periodo di riferimento del 2020 anche se sul settore continuano a pesare la congiuntura economica negativa e l’incertezza a livello internazionale generate dalla pandemia. Il traffico via superficie presenta invece una sostanziale stabilità con un +0,4%.

Andamento della gestione
I ricavi totali consolidati si attestano a 7,5 milioni di euro, in calo del 63,8% rispetto ai 20,8 milioni del primo trimestre del 2020 e in calo del 72,6% rispetto al primo trimestre 2019.
Nello specifico, i ricavi per servizi aeronautici ammontano a 3,3 milioni di euro, con una riduzione del 67,0% per effetto della contrazione del traffico. I ricavi per servizi non aeronautici sono invece pari a 2,1 milioni di euro, registrando un calo pari al 73,5% dovuto all’impatto che ha avuto la pandemia su tutte le componenti della categoria. I ricavi per servizi di costruzione calano del 27% rispetto a quelli registrati al 31 marzo del 2020 a causa dei minori investimenti realizzati nel settore aviation e non aviation.
I costi di gestione nel periodo si riducono complessivamente del 25,7% rispetto ai primi tre mesi del 2020 e del 35,5% rispetto ai primi tre mesi del 2019, a seguito della contrazione del traffico e all’attivazione di azioni di efficientamento messe in atto per ridurre l’impatto del calo dei volumi sulla redditività.

Risultati reddituali
Il primo trimestre del 2021 evidenzia un Margine Operativo Lordo (EBITDA) negativo di 4,8 milioni di euro, contro un margine positivo di 4,2 milioni di euro nel 2020 e di 8,3 milioni di euro nel 2019. A pesare è la contrazione dei ricavi, strettamente correlata all’andamento del traffico, a fronte di
una maggiore rigidità dei costi, tenuto conto anche della struttura ad elevati costi fissi che contraddistingue i gestori aeroportuali.
I costi di struttura non evidenziano rilevanti variazioni rispetto al primo trimestre 2020 e la sostanziale rigidità dei costi complessivi, in calo del 21,6% rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2020, a fronte della riduzione dei ricavi del 63,8%, determina un Risultato Operativo (EBIT) negativo di 8,1 milioni di euro, rispetto ai +900 mila euro registrati nei primi tre mesi del 2020.
La gestione finanziaria chiude con un saldo negativo di 0,3 milioni di euro a fronte di un sostanziale pareggio del primo trimestre 2020.
Per effetto di quanto sopra, il Risultato ante imposte del primo trimestre 2021 è negativo per 8,4 milioni di euro contro un risultato positivo di 892 mila euro al 31 marzo 2020.
Per quanto riguarda le imposte sul reddito, la voce rappresenta una componente positiva di conto economico per 2,1 milioni di euro contro un costo di 0,3 milioni al 31 marzo 2020 per la rilevazione di imposte anticipate sulla perdita fiscale Ires di periodo. Il risultato netto del periodo, interamente di competenza del Gruppo, risulta pertanto negativo per 6,3 milioni di euro, a confronto con l’utile netto del primo trimestre 2020 di 619 mila euro.

Dati patrimoniali e investimenti
L’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo al 31 marzo 2021 si attesta a 37,5 milioni di euro, mentre al 31 marzo del 2020 si era registrata una Posizione Finanziaria Netta positiva di 9,7 milioni: la contrazione è stata quindi di 47,1 milioni di euro. Prendendo invece a riferimento l’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo del Gruppo al 31 dicembre 2020, pari a 30,4 milioni di euro, la contrazione è stata pari a 7,1 milioni di euro.
Rispetto al 31 marzo 2020 la variazione è dovuta, oltre all’assorbimento di cassa legato alla contrazione dei ricavi ed al flusso in uscita per il pagamento degli investimenti, all’aumento dell’indebitamento per l’accensione da parte della Capogruppo di finanziamenti garantiti SACE per 58,9 milioni di euro. Rispetto invece al 31 dicembre 2020, il peggioramento è dovuto all’assorbimento straordinario di liquidità dovuto alla crisi in atto che ha fortemente ridotto i flussi in entrata legati alla gestione corrente unitamente al pagamento degli investimenti e interventi a fondo di rinnovo del trimestre.
L’ammontare complessivo degli investimenti realizzati nel primo trimestre 2021 è pari a 2,1 milioni di euro.
Al 31 marzo 2021 il Patrimonio Netto consolidato è pari a 158,2 milioni di euro, contro i 178,8 milioni registrati nel primo trimestre 2020 e i 164,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020, a causa delle perdite del periodo delle società del Gruppo riportate al nuovo esercizio.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo
Con il perdurare delle restrizioni agli spostamenti dovute alla pandemia da Covid-19, aprile si conferma un altro mese negativo per l’Aeroporto di Bologna, soprattutto a livello di traffico internazionale: si sono infatti registrati poco più di 93 mila passeggeri (93.072), pari ad un decremento dell’88,3% sullo stesso mese del 2019, mentre non è significativo il confronto con aprile del 2020, data la già forte incidenza della pandemia sul traffico aereo.
Nei primi quattro mesi dell’anno i passeggeri complessivi sono stati 302.874 (-89,0% sullo stesso periodo del 2019), con 4.427 movimenti (-80,2%) e 12.158 tonnellate di merce trasportata (-7,9%). I primi mesi del 2021, dunque, non evidenziano ancora segnali di miglioramento, in particolare per i voli internazionali, che storicamente rappresentano il punto di forza del Marconi.

Prevedibile evoluzione della gestione
L’incertezza relativa alla durata dell’emergenza sanitaria in corso ed alle sue future evoluzioni rende difficile prevedere l’andamento del traffico e della situazione economico-finanziaria del Gruppo nei prossimi mesi sebbene, con l’avvio della programmazione estiva dei voli e con l’intensificazione della campagna vaccinale, l’auspicio è che l’estate possa rappresentare l’inizio di un’inversione di tendenza, per una ripresa progressiva del traffico.
Tuttavia, da analisi sull’evoluzione della pandemia e sul relativo impatto sul trasporto aereo, alcuni studi di settore ipotizzano, nei prossimi anni, una ripresa non graduale e lineare del traffico, quanto piuttosto un andamento più altalenante dei volumi, che potrebbero risentire di una situazione disomogenea nella diffusione dei contagi nei singoli paesi e di una altrettanto disomogenea positiva incidenza delle campagne vaccinali. Allo stato attuale vi è una generale convergenza su un’ipotesi di recupero completo del traffico pre-Covid19 non prima del 2024-25.
Per il 2021 corrente, gli stessi studi di settore stimano un andamento del traffico passeggeri fortemente condizionato dall’efficacia e dalla pervasività dei piani di vaccinazione. ACI Europe stima per il 2021 un possibile recupero del 36% dei volumi annuali di traffico pre-Covid19, con una leggera ripresa stimata solo a partire dal secondo semestre dell’anno.
Anche per AdB le prospettive per il 2021 sono di forte incertezza e condizionate dall’effettiva distribuzione ed efficacia dei vaccini, dalle misure di restrizione alla mobilità che saranno adottate in corso d’anno e dagli impatti economici e psicologici complessivi determinati dalla pandemia (es. propensione al viaggio, possibilità di spesa, etc.). AdB stima per il 2021 un andamento dei volumi di traffico passeggeri in linea con i principali studi di settore.
Il comparto non aviation continuerà a risentire negativamente della crisi per effetto della debole ripresa dei volumi di traffico su cui si fonda la componente variabile dei contratti, nel frattempo ridefiniti con sostanziale azzeramento della componente di minimo garantito, e per la mancata apertura di alcuni punti vendita sullo scalo.
Il Gruppo manterrà in atto, per quanto possibile, le misure di contenimento costi, tenendo conto dell’esigenza di mantenere la piena operatività dello scalo pur con minori volumi di traffico.
Il 2021 sarà quindi un difficile anno di transizione in cui saranno prioritarie resilienza e adattabilità per essere pronti a cogliere tutte le opportunità per una ripresa sostenibile.
















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