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Spettacolo e produzione culturale, Comune di Bologna e i sindacati firmano protocollo con buone pratiche a tutela dei lavoratori

Per contrastare il lavoro irregolare, favorire la stabilità occupazionale, garantire un equo compenso e modalità di lavoro sicuro, il Comune e le organizzazioni sindacali hanno dunque condiviso buone pratiche che dovranno essere adottate dai soggetti che operano nell’ambito dello spettacolo e della produzione culturale. Il Comune si impegna a inserire nei propri bandi e a promuovere clausole specifiche per l’attuazione delle buone pratiche da parte degli operatori dello spettacolo e della produzione culturale. Il Protocollo, che ha durata triennale, prevede l’istituzione di un tavolo di monitoraggio per verificare l’andamento dell’attuazione del protocollo, condividere azioni congiunte di promozione, divulgazione, monitoraggio dei diritti di tutti coloro che lavorano nello spettacolo e nella produzione culturale.

“Siamo soddisfatti per la firma di questo protocollo – dichiarano gli assessori Matteo Lepore (cultura) e Marco Lombardo (lavoro) –, si tratta del primo accordo in Italia tra un’Amministrazione e i sindacati sulle buone pratiche per il settore culturale e dello spettacolo. Bologna è in prima linea in difesa dei diritti dei lavoratori, continueremo a lavorare assieme ai sindacati affinché il protocollo sia rispettato”.

“A Bologna, e presto speriamo in tutta la regione Emilia-Romagna, si sperimenterà una certificazione sociale a garanzia delle lavoratrici e dei lavoratori della cultura, sia dipendenti sia autonomi, per il contrasto al lavoro irregolare, per la tutela negli appalti, per l’applicazione di buone pratiche contrattuali – dichiarano le organizzazioni sindacali del settore dello spettacolo e della produzione culturale di Cgil, Cisl e Uil – Si definisce una collaborazione fra il Comune e Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, anche attraverso il supporto degli Osservatori della Regione, per individuare segnali di irregolarità rispetto a queste buone pratiche, ed in tal caso prevedendo l’attivazione di specifici tavoli di confronto per verificare le eventuali criticità e individuare appropriate soluzioni”.
















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