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Sportelli SPID: a Fiorano apertura preso quattro uffici dei Servizi Comunali

Tutte le Pubbliche Amministrazioni – oltre ai concessionari di pubblici servizi e alle società a partecipazione pubblica – devono oggi erogare i loro servizi già gestiti on line, solo attraverso credenziali SPID (o CIE o CNS), quindi non rilasciando nemmeno più credenziali di altro tipo.

SpID sta per “Sistema Pubblico di Identità Digitale” e serve per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione da remoto (tramite computer, tablet e smartphone).

Anche il Comune di Fiorano Modenese si è attivato per predisporre diversi sportelli con operatori che possano rilasciare le credenziali SPID Lepida ai cittadini che ne facciano richiesta. Gli sportelli sono ubicati presso il Servizio Istruzione di Villa Pace, l’URP sito all’interno del Municipio, la Biblioteca comunale Bla e la struttura di Casa Corsini a Spezzano.

Lo SPID può essere richiesto da tutti i cittadini maggiorenni, in possesso di un regolare documento di riconoscimento rilasciato da autorità italiana (carta d’identità, passaporto e patente; non il permesso di soggiorno), del cellulare e della tessera sanitaria (o codice fiscale in formato elettronico).

Ecco i passaggi. Il cittadino accede autonomamente al sito di Lepida ( https: id.lepida.it), fa richiesta di identità SPID compilando quanto richiesto ed allegando le scansioni di un documento di identità e della tessera sanitaria, prestando attenzione che siano complete fronte e retro, oltre che in corso di validità. Al termine, sceglie il riconoscimento De Visu, indicando lo sportello comunale dove preferisce recarsi. In seguito dall’ufficio indicato sarà contattato telefonicamente per fissare giorno e orario dell’appuntamento.

Il Comune offre il servizio di riconoscimento non solo ai propri cittadini, ma a tutti coloro che facciano richiesta di identità digitale.

“La possibilità di fornire le credenziali SpID ai cittadini che ne facciano richiesta – spiega l’assessore alla digitalizzazione Carlo Santini – fa parte di un progetto che intende digitalizzare maggiormente i Comuni del Distretto. L’obiettivo condiviso a livello europeo è di rendere “esigibili” i diritti di cittadinanza digitale. È comprensibile vi sia un certo disorientamento davanti a questi nuovi strumenti, ma si tratta intervenire a favore dei cittadini, per renderli più liberi, autonomi, consapevoli e partecipi della vita sociale. Questo progetto si integra con gli obiettivi di sostenibilità previsti dal Patto dei Sindaci in merito al Piano d’Azione per Clima ed Energia (PAESC) e con la famosa Agenda 2030. Siamo all’inizio di un percorso che ci auguriamo possa portare dei grandi risultati per il bene comune, specie delle generazioni a venire”.

 
















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