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Candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, il dossier si arricchisce

Foto: Davide Gazzotti

La candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO si arricchisce e allarga il suo perimetro, includendo al suo interno altri elementi di grande importanza e interesse storico, architettonico e artistico. Il nuovo volto della candidatura รจ il risultato della lunga e approfondita fase di confronto aperta a seguito della visita in cittร , a fine settembre del 2020, dellโ€™architetto Olivier Poisson, ispettore inviato da ICOMOS, organismo consultivo dellโ€™UNESCO per tutti gli aspetti che riguardano il patrimonio culturale e la sua conservazione.

Il colloquio con ICOMOS, chiamato da UNESCO a valutare tecnicamente la candidatura dei Portici, รจ servito a chiarire meglio il dossier e ha coinvolto il gruppo di lavoro del Comune di Bologna e i consulenti della Fondazione Links, insieme allโ€™Ufficio Unesco del ministero della Cultura, che ha la responsabilitร  del coordinamento e della supervisione scientifica della Candidatura, del ministero degli Affari Esteri e della delegazione italiana permanente presso lโ€™UNESCO a Parigi.

Il lavoro corale ha permesso di fornire agli esperti di ICOMOS gli approfondimenti necessari per rispondere alle richieste del World Heritage Committee UNESCO, che avrร  il compito di decidere se iscrivere o meno il sito candidato. Nellโ€™ambito di questo confronto รจ emersa la possibilitร  di rivedere i perimetri delle dodici componenti del sito, consentendo cosรฌ di includere al loro interno molti altri elementi di grande importanza ed interesse, che contribuiscono ad arricchire la proposta di candidatura e a rafforzarla. Tra gli elementi aggiunti figurano il palazzo della Mercanzia, il Santuario di Santa Maria del Baraccano, il sistema delle Piazze (Maggiore, Re Enzo e Nettuno), il tratto di pianura del portico di San Luca fino allโ€™Arco Bonaccorsi, la Pinacoteca Nazionale, la parte monumentale del Cimitero della Certosa e il portico degli Alemanni.

โ€œConsideriamo questa revisione dei perimetri unโ€™ottima opportunitร  per lโ€™intera cittร , in quanto consentirร  di definire โ€˜patrimonio dellโ€™Umanitร โ€™ contesti piรน ampi e di grande valore culturaleโ€, afferma nella lettera inviata alla Cabina di Regia la vicesindaca di Bologna Valentina Orioli, delegata al progetto della candidatura dei Portici a sito UNESCO.

Il 17 febbraio, con 10 giorni di anticipo rispetto alla scadenza stabilita, il ministero della Cultura ha trasmesso a Parigi l’ultimo documento, ricevuto dal Comune di Bologna il giorno precedente, che contiene le informazioni aggiuntive richieste da ICOMOS. Il documento trasmesso descrive le revisioni dellโ€™ambito della Candidatura, fornisce altre informazioni relative ai danni bellici in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, precisa alcuni dettagli sullo Statuto Comunale del 1288.

Gli esiti della fase di interlocuzione tecnica appena conclusa saranno comunicati nel mese di aprile, mentre la valutazione tecnica sarร  poi discussa al World Heritage Committee UNESCO che dovrebbe tenersi a fine giugno in Cina, pandemia permettendo.

 
















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