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Calderara, ristoranti che offrono servizio mensa aperti a pranzo anche in “zona arancione”

Nel Comune di Calderara di Reno da oggi i ristoranti che offrono servizio di mensa aziendale potranno aprire anche in zona arancione. Lo stabilisce un’ordinanza del Sindaco Giampiero Falzone, che accogliendo le istanze del settore industriale e artigianale presente nel territorio – un’area produttiva che consta oggi di oltre 300 aziende – e seguendo le indicazioni contenute nell’ultimo Dpcm, come confermate dalla nota del Ministero dell’Interno n. 0004779 del 22 gennaio 2021, ha deciso di estendere all’attuale periodo la possibilità di aprire a pranzo se il pubblico esercizio ha con una o più imprese un rapporto contrattuale di somministrazione di alimenti e bevande: fino al 30 aprile, quando si concluderà l’attuale stato di emergenza, sia in zona gialla che in arancione i ristoranti di Calderara potranno dunque servire i lavoratori, ma solo dalle 11 alle 15.

“Le mense, e dunque i ristoranti che svolgono questo servizio – dice il Sindaco Giampiero Falzone – costituiscono un importante punto di riferimento per il pranzo di migliaia di lavoratori che quotidianamente si recano al lavoro nelle aziende del nostro territorio. Inoltre il servizio di mensa su base contrattuale è un fondamentale strumento per la sopravvivenza economica ed imprenditoriale degli operatori commerciali, oggi più di ieri. Riteniamo di rendere con questa decisione un doppio beneficio alla nostra vasta e composita area produttiva, tendendo una mano d’aiuto alle imprese e in particolare a quelle di somministrazione. Ovviamente vigileremo perché tutto si svolga in totale sicurezza e nel pieno rispetto dei protocolli”. L’apertura in zona arancione è immediatamente eseguibile, quindi già da oggi 23 febbraio, e sanzioni sono previste nel caso in cui il servizio venga reso a privati, professionisti, titolari di partite IVA. L’iniziativa segue quella di 20 giorni fa denominata “Ristoranti nei mercati”, che permette agli esercizi che lo richiedono di allestire uno stand per l’asporto all’interno del mercato settimanale senza pagare la tassa per il suolo pubblico: “Sappiamo – conclude il primo cittadino – che si tratta di uno dei settori più penalizzati, proviamo con questi provvedimenti a rendere meno gravoso il cammino verso quella che speriamo essere l’ultima fase di questa terribile emergenza”.

















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