Per chiedere l’elemosina “utilizzava” una cagnolina, cercando di impietosire i passanti per convincerli a lasciare qualche moneta. La pratica, però, è vietata dal Regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali, motivo per cui la cagnolina è stata sequestrata dalla Polizia locale di Modena, mentre il 49enne questuante al centro della vicenda, avvenuta nel pomeriggio di venerdì 19 febbraio in via Taglio, sarà sanzionato.
Ad allertare il Comando di via Galilei sono stati i cittadini e sul posto si sono portati gli operatori che si dedicano anche al contrasto del fenomeno del maltrattamento degli animali. L’uomo che stava effettuando l’accattonaggio, originario della Romania, alla richiesta di chiarimenti non ha saputo dimostrare la legittimità della proprietà dell’animale, rivelando di non conoscerne nemmeno il sesso. Inoltre, dalle verifiche sulla regolarità della detenzione è emerso anche che la meticcia era priva di microchip (obbligatorio per legge). La cagnolina è stata quindi presa in carico dalla Polizia locale per salvaguardarne le condizioni di salute; il sequestro è finalizzato allo svolgimento di accertamenti sanitari e all’individuazione dell’eventuale proprietario. Intanto la si è collocata al sicuro in un rifugio cittadino.
Se nelle prossime settimane non dovessero emergere motivi legittimi per la restituzione al 49enne, la meticcia sarà confiscata e dichiarata adottabile. Nel frattempo, proseguirà l’iter della violazione contestata all’uomo: la sanzione per accattonaggio con animali può arrivare fino a 464 euro.
L’intervento di via Taglio rientra tra le attività svolte della Polizia locale a favore degli animali, in particolare quelli di affezione; nella maggior parte dei casi le segnalazioni dei cittadini, a partire da quelle più frequenti come un abbaiare prolungato, riconducibili cioè a una possibile conduzione non adeguata alle regole della convivenza civile, offrono uno spunto per verifiche più approfondite anche sulle condizioni, fisiche ma non solo, degli amici a quattro zampe. Spesso le attività avvengono congiuntamente agli operatori dell’Ufficio comunale diritti degli animali, che si occupano di recepire e coordinare le problematiche relative alla gestione degli animali presenti sul territorio cittadino: non solo cani e gatti, ma pure “sinantropi” come piccioni e roditori e infestanti come le zanzare (ufficio.diritti.animali@comune.modena.it).
Se vengono riscontrate violazioni, per i proprietari scatta un verbale, in violazione agli articoli del Regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali, assieme alle indicazioni per modalità più idonee di detenzione dell’animale. Inoltre, per le circostanze più gravi, il Codice penale disciplina con l’articolo 544-ter il reato maltrattamento di animali, che prevede fino a 18 mesi di reclusione e una multa che può arrivare a 30mila euro. L’articolo 727, invece, punisce la cattiva abitudine di abbandonare gli animali domestici in occasione della partenza per le ferie, che si presenta in particolare nei mesi estivi: quest’attività illecita contempla, per i responsabili, la reclusione fino a un anno e un’ammenda fino a 10mila euro.