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Dall’Emilia alla Lombardia: un giro di documenti automobilistici falsi scoperto dalla Polizia Locale della Città metropolitana di Bologna

E‘ durata oltre un anno l’indagine del Nucleo Ambientale della Polizia Locale della Città metropolitana di Bologna che – prima in Emilia poi in Lombardia – ha permesso di scoprire gli autori di numerosi falsi documentali, elaborati ed utilizzati nel Nord Italia, con la collaborazione dei colleghi della Polizia Locale dei Comuni di Milano e di Trezzano sul Naviglio (MI).

L’attività investigativa ha portato nei giorni scorsi alla conclusione delle indagini preliminari a carico di un’impiegata e un responsabile di una società di Trezzano sul Naviglio che produceva documenti falsi – su carta intestata della Polizia locale ignara della procedura – per facilitare la cancellazione dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) di veicoli fuori uso ma ancora soggetti al vincolo del fermo amministrativo. Questo permetteva di evitare i controlli sui mezzi e consentire demolizioni e rottamazioni, altrimenti non possibili.

La procedura, architettata con ingegno, consentiva di eludere l’intervento degli uomini in divisa per gli opportuni controlli dei mezzi, accelerando notevolmente i tempi, fattore non secondario nel momento attuale, visti soprattutto gli ecoincentivi statali, nei casi della cosiddetta “rottamazione”.

Le indagini sono scaturite dalle verifiche cartacee presso un noto auto-demolitore bolognese, estraneo alla vicenda. Gli agenti del Nucleo Ambientale della Città metropolitana di Bologna, sotto la direzione della dott.ssa Michela Guidi, pubblico ministero della Procura della Repubblica, hanno poi esteso l’ambito territoriale delle verifiche a Milano e Trezzano sul Naviglio, con l’ispezione presso uno studio commercialistico e la perquisizione degli uffici di un’agenzia di pratiche auto trezzanese. Proprio a Trezzano sul Naviglio, durante la perquisizione, è stato rinvenuto e sequestrato un documento appena contraffatto e denunciate a piede libero due persone, poi indagate.

La perquisizione effettuata congiuntamente dalla Polizia Locale di Trezzano sul Naviglio e dalla Polizia Locale della Città metropolitana di Bologna, ha dato una svolta alle indagini. Interrotte le attività illecite, il vaglio della Procura di Bologna ha disposto il trasferimento dell’intero fascicolo presso l’Autorità Giudiziaria di Milano, per le seguenti tappe procedimentali.

Un plauso e un ringraziamento agli agenti è stato rivolto dai Sindaci delle due Città metropolitane di Bologna, Virginio Merola, e di Milano, Giuseppe Sala, nonché dal Sindaco del Comune di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero, i quali hanno sottolineato “l’importanza della collaborazione investigativa e la capacità di lavoro oltre i confini degli enti, al fine di raggiungere l’ottimo risultato finale di sventare l’attività criminosa“.

“Un plauso agli uomini e alle donne della Polizia locale della Città metropolitana – aggiunge il consigliere delegato Raffaele Persiano – che svolgono sempre un lavoro lontano dai riflettori ma importantissimo per il nostro territorio e non solo“.

















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