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Alla Croce Blu di Modena un pulmino per i servizi sanitari in sicurezza

Si chiama “Blu 13” il nuovo mezzo di soccorso attrezzato della Croce Blu di Modena destinato ai servizi socio-sanitari sul territorio: il pulmino, che permetterà di trasportare in sicurezza persone anche in situazioni di emergenza, contribuendo al salvataggio di vite umane, è stato acquistato all’associazione di volontariato grazie pure al sostegno del territorio. Hanno partecipato alla spesa, infatti, la Fondazione di Modena, gli ordini provinciali degli avvocati e dei dottori commercialisti ed esperti contabili e una cittadina che ha scelto di restare anonima.

Il veicolo è un Fiat Ducato dotato dei presidi di sicurezza che consentono il trasporto di una persona in “seggetta” (per spostare il paziente mantenendolo seduto) e di ulteriori sei soggetti a bordo. “Blu 13” sarà impiegato nelle attività svolte quotidianamente dall’associazione: dialisi, dimissioni, trasporti inter-ospedalieri, servizi di emergenza-urgenza, accoglienza invernale per senzatetto e consegna di pasti e farmaci a domicilio a persone in condizioni di fragilità e solitudine, come è stato ricordato nella presentazione avvenuta oggi, mercoledì 17 febbraio, in piazza Grande alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, della presidente della Croce Blu Anna Perazzelli, del presidente di Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli, dei presidenti degli ordini provinciali avvocati e dottori commercialisti ed esperti contabili, rispettivamente Roberto Mariani e Stefano Zanardi, della consigliera nazionale Acli Francesca Maletti e della coordinatrice provinciale Anpas Alessandra Trabucco. L’incontro è avvenuto nel rispetto delle misure anti-Coronavirus.

Esprimendo “un ringraziamento, anche a nome della città”, per le realtà e i privati che hanno cofinanziato l’acquisto del Ducato, il sindaco Muzzarelli ha affermato che “questo veicolo contribuirà a migliorare ulteriormente i servizi della sanità locale e, quindi, le attività dedicate ai cittadini”. Il mezzo sarà utile già in questa fase di pandemia, ha aggiunto il sindaco, “ma è ancora più significativo il fatto che, quando l’emergenza sarà superata, un obiettivo da raggiungere anche attraverso le vaccinazioni che vedranno un’accelerazione grazie pure al punto vaccinale di strada Minutara che si è appena aggiunto a quello di Baggiovara, la Croce Blu avrà uno strumento in più per svolgere al meglio le proprie azioni quotidiane, anche in collaborazione con i Servizi sociali del Comune, a favore dell’intera collettività”.

Il mezzo consentirà quindi di ampliare ulteriormente le operazioni della Croce Blu Modena, attiva dal 1982, che l’anno scorso, con una flotta composta da nove pulmini (a cui si aggiunge ora “Blu 13”), sei auto (di cui una adibita al trasporto di sangue e organi) e sette ambulanze, ha effettuato 38mila servizi percorrendo 500mila km. L’associazione è impegnata anche sul fronte del contrasto al Covid. Non si è mai fermato, infatti, il servizio di consegna a domicilio di spesa e farmaci attivato durante il lockdown per persone in isolamento; inoltre, dal 16 febbraio i volontari sono operativi pure al centro vaccinale Ausl di strada Minutara, controllando la situazione delle persone che accedono alla struttura e sanificando le sedie nella sala d’attesa.

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(nella foto la consegna del furgone alla Croce Blu Modena: da sinistra il presidente di Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, la presidente della Croce Blu Anna Perazzelli, la consigliera nazionale Acli Francesca Maletti, il presidente dell’ordine provinciale dottori commercialisti ed esperti contabili Stefano Zanardi, il presidente dell’ordine provinciale avvocati Roberto Mariani e la consigliera dell’ordine provinciale avvocati Stefania Silingardi)
















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