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“Sostenere le imprese senza aumentare le tasse”: odg approvato dal Consiglio comunale di Modena

Non aumentare nel 2021 le tasse e i tributi di competenza diretta e le tariffe dei servizi comunali, prevedendo, dove possibile, agevolazioni e sconti per sostenere direttamente le famiglie e indirettamente le imprese. Ma anche estendere le misure di aiuto già attuate l’anno scorso a favore degli esercizi pubblici, come, per esempio, l’ampliamento gratuito dei dehors e l’attivazione di bandi per contributi. Sono alcune delle proposte economiche per sostenere bar, ristoranti e attività commerciali che hanno subìto pesanti ripercussioni a causa dell’emergenza Covid contenute nell’ordine del giorno proposto da Pd e Modena civica e approvato dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 11 febbraio col voto favorevole di Pd, Sinistra per Modena e Verdi; contrari Movimento 5 stelle, Lega Modena, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Forza Italia.

L’ordine del giorno, presentato da Ilaria Franchini, “non fa alcuna distinzione tra categorie imprenditoriali”, come spiegato in aula dalla consigliera del Pd, e invita anche l’amministrazione a verificare l’applicazione del nuovo canone unico, “per evitare di appesantire i contribuenti e squilibri del bilancio comunale”; a investire in attività di marketing territoriale e nella costruzione di eventi per rilanciare i settori culturale, enogastronomico e sportivo della città; a verificare la possibilità di finanziamenti per la riqualificazione delle attività del centro storico, in collaborazione pure con associazioni di categoria e Camera di commercio. La mozione sollecita, infine, tenendo in considerazione i dati sulla diffusione dei contagi, a stabilire regole chiare e stabili per l’apertura di bar, ristoranti, negozi, luoghi della cultura, dello spettacolo e dello sport.
Nella presentazione del documento, la consigliera ha ricordato come, per contenere la pandemia, “le aperture e chiusure dei negozi siano state inevitabilmente decise in tempi molto stretti”, non consentendo la regolare gestione delle attività, che hanno subìto le conseguenze delle scelte. Quindi ha messo in evidenza il fatto che, con le norme attuali, gli enti locali “hanno spazi di intervento limitati in materia economica, poiché i principi contabili e i vincoli di bilancio alla spesa corrente non permettono di indebitarsi senza copertura”, ricordando però, oltre ai sostegni statali e regionali, che il Comune ha stanziato “tutti i fondi possibili per rispondere alla pandemia, da ultimo oltre un milione di euro sulla Tari per le utenze non domestiche”.

Nella stessa seduta, è stato respinto l’ordine del giorno sullo stesso tema presentato da Elisa Rossini di Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia (favorevoli la proponente e Lega Modena, Movimento 5 stelle e Forza Italia; contrari Pd, Sinistra per Modena e Verdi) che invitava l’amministrazione “a eliminare, fino al termine dell’emergenza sanitaria e alla ripresa delle attività, tutti i tributi locali a carico degli imprenditori che operano nel settore dei pubblici esercizi e che sono stati costretti a chiudere in seguito ai provvedimenti di Governo e Regioni”. Nel testo, inoltre, si sollecitava l’Amministrazione a inviare l’ordine del giorno alla Regione e agli organi di governo dello Stato per suggerire l’adozione delle stesse misure.

Respinto anche l’ordine del giorno presentato da Andrea Giordani per il Movimento 5 stelle (favorevoli i proponenti e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia, Forza Italia e Lega Modena; astensione per i Verdi; contrari Pd e Sinistra per Modena) che, sottolineando come le perdite subite dai pubblici esercizi non possano essere coperte completamente “dai pur significativi sostegni previsti dai diversi decreti Ristori del Governo”, proponeva di riconoscere alle categorie interessate, un’ulteriore riduzione di almeno il 25 per cento della Tari per l’anno 2020; di accelerare l’iter burocratico, “in modo che l’alleggerimento dei costi sia concreto e tempestivo”; di aggiornare le procedure in modo che fin dalla prima rata della Tari 2021 chi ha optato per la domiciliazione bancaria possa usufruire dello sconto specifico; di informare i cittadini della possibilità di usufruire dello sconto del 20 per cento optando per la domiciliazione bancaria.

IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Sono intervenuti consiglieri comunali di diversi gruppi nel dibattito che ha portato ad approvare l’ordine del giorno di Pd e Modena civica, e a respingere le mozioni di Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Movimento 5 stelle, sul tema del sostegno agli operatori economici colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.

Aprendo il dibattito per il Movimento 5 stelle, Andrea Giordani, spiegando che il suo gruppo condivide le preoccupazioni dell’Associazione provinciale dei ristoratori, ha detto che la mozione fornisce “indicazioni precise sulle difficoltà subite da questa categoria”, sollecitando “richieste concrete in base alle ripercussioni della pandemia, come un’ulteriore riduzione della Tari di almeno il 25 per cento”. Anche secondo Enrica Manenti l’argomento della tassa sui rifiuti è prioritario “e la categoria dei ristoratori – ha osservato – è quella che subisce maggiormente le conseguenze, visto che, a causa delle chiusure, è stato quantificato un calo della produzione di rifiuti fino al 60 per cento”. Inoltre, per la consigliera bisogna “prevedere lo ‘sconto’ in bolletta per chi adotta l’addebito automatico delle utenze: l’adozione di questa procedura si rifletterebbe in maniera positiva anche sul fronte del pagamento delle tasse”.

Nel suo intervento Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) ha citato alcune testimonianze, riportate dalla stampa, di ristoratori e imprenditori in difficoltà, segnalando anche che “in molti casi si tratta di donne che perdono il lavoro e chiudono le imprese”. Sollecitando ulteriori agevolazioni a favore del settore, particolarmente penalizzato dall’emergenza Covid, la consigliera ha affermato che “l’ipotesi di lasciare tasse e tributi inalterati, come chiede la mozione della maggioranza, è da respingere, mentre siamo a favore delle proposte del M5s”.

Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha convenuto sull’ipotesi di diminuire la Tari perché “l’operatività delle imprese è crollata ed è corretto sostenere chi ha prodotto meno rifiuti”. Spiegando di comprendere “le proteste delle categorie più colpite”, anche il consigliere si è detto d’accordo sulla diffusione della domiciliazione bancaria per il versamento della Tari: “Non solo la possibilità è prevista dalla legge – ha ribadito – ma va anche a vantaggio della collettività perché evita dimenticanze nei pagamenti e le multe che scaturirebbero dai ritardi”.

“È arrivato il momento di adottare la procedura che garantisce sconti a chi sceglie la domiciliazione bancaria”, ha detto Paola Aime (Verdi), con riferimento alla proposta della mozione del M5s. La consigliera ha poi aggiunto che “i ristoratori non sono l’unica categoria colpita dalla crisi: le chiusure hanno avuto gravi ripercussioni su numerosi settori, come quello della cultura e degli spettacoli, causando inoltre la perdita di tanti posti di lavoro”.

Per il Pd, il capogruppo Antonio Carpentieri, esprimendo solidarietà a tutte le categorie colpite dalla crisi, a partire da quella dei ristoratori, ha detto che “prima di mettere in campo aiuti dobbiamo fare i conti con le risorse a disposizione e con i vincoli di bilancio che non permettono al Comune di indebitarsi senza copertura”. Il consigliere ha aggiunto che “la priorità degli esercenti è la certezza sulla riapertura”. A questo proposito, Ilaria Franchini ha sottolineato che “al di là dei ristori economici, occorrono regole che consentano sul lungo periodo una riapertura realistica e duratura degli esercizi commerciali, naturalmente in condizioni di sicurezza”. Anche Marco Forghieri ha parlato dell’impegno del Consiglio comunale per sostenere tutti i settori con attività, come il marketing territoriale, che hanno valore diffuso. Inoltre, il consigliere ha citato gli sconti sulla Tari effettuati dal Comune nel 2020, che “proseguiranno anche nei prossimi mesi con un taglio della tassa sui rifiuti per le utenze non domestiche”.

Per Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) le mozioni delle minoranze non riportano “elementi sufficienti per giustificare la richiesta di aumentare il taglio della Tari”, né indicano “la copertura economica per attivare ulteriori misure di sostegno”. Auspicando che le azioni di aiuto post-Covid sviluppate dagli enti pubblici riguardino il maggior numero possibile di settori, alcuni dei quali stoppati da tempo, Stella ha precisato che “se non altro il comparto della ristorazione, pur nelle difficoltà come molti altri, ha potuto beneficiare delle vendite con asporto e take away”.

















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