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Precisazioni del coordinatore del Consiglio Locale di Atersir, Nico Giberti, sulla nota del Comune di Casalgrande

“Il Consiglio Locale di Atersir, nel quale siedono tutti i sindaci della provincia, ha già deliberato e deciso molto di più di ciò che ha annunciato oggi il primo cittadino di Casalgrande Giuseppe Daviddi. In primo luogo si rimarca come il Piano d’Ambito della Provincia di Reggio preveda già la sperimentazione di modelli alternativi al porta a porta (modelli di prossimità), limitati alle aree più decentrate. Lo dimostra il fatto che con l’Unione dell’Appennino reggiano da tempo sono in corso queste valutazioni.

Che il porta a porta non sia un modello da superare a priori lo dimostrano i numeri: per alcuni comuni, già dopo un anno di esercizio del sistema, la soglia di differenziazione è aumentata anche di 20 punti, superando il 90%. Il modello La Spezia, sbandierato dal sindaco di Casalgrande, si è limitato a un passaggio di differenziata dal 67 al 75%. Detto questo il Consiglio locale è comunque d’accordo allo sviluppo di sistemi alternativi e ha chiesto ad Atersir che, nel corso del 2021, si arrivi all’approfondimento per modificare nel dettaglio il Piano d’Ambito per alcune aree della provincia. Tale elaborazione, che porteremo a termine quest’anno, servirà anche per la base di gara per il nuovo affidamento del servizio di raccolta rifiuti, che è prevista per il 2022. Restiamo sempre convinti che per ottenere i risultati migliori per i cittadini sia indispensabile confrontarsi avendo una visione d’insieme e non attraverso iniziative individuali”.

















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