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Coronavirus, nuove agevolazioni sugli affitti commerciali per gli immobili di proprietà del Comune di Bologna

Foto di Sephelonor da Pixabay

La giunta del Comune di Bologna guidata dal Sindaco Virginio Merola ha approvato nella seduta di martedì 9 febbraio una delibera che riconferma una serie di misure a sostegno delle attività commerciali in affitto in locali di proprietà comunale e danneggiate dall’emergenza coronavirus. Già nella scorsa primavera la giunta aveva approvato un provvedimento analogo dopo un confronto con le associazioni di categoria. Le misure messe in campo, allora come adesso, sono condivise con Asp (Azienda pubblica di Servizi alla Persona) e Acer (Azienda Casa Emilia-Romagna), le due aziende sono invitate a prevedere a loro volta agevolazioni analoghe, compatibilmente con i propri bilanci. La decisione di confermare queste misure nasce, tra le altre, dalla consapevolezza che le misure governative attualmente allo studio sembrano prevedere una ripresa graduale delle aperture, in un quadro in continua trasformazione.

Le misure di sostegno

Per quanto riguarda gli immobili oggetto di contratti di locazione o di concessioni-contratto destinati ad attività sospese per effetto dei decreti governativi o comunque danneggiate dall’emergenza sanitaria, il Comune sospenderà le fatture relative ai canoni dal mese di febbraio 2021 al mese di agosto 2021. Alla ripresa dell’emissione delle fatture, il locatario o concessionario può scegliere di corrispondere i canoni pregressi in un’unica rata oppure di rateizzare fino a un massimo di 24 rate mensili senza more né interessi. Per chi sceglie un’unica rata, da corrispondere entro il mese di settembre 2021, ci sarà uno sconto del 30% per le attività di bar, ristorante, osteria, albergo, agenzia viaggi e ippodromo, e del 20% per tutte le altre attività che possono ottenere l’agevolazione.

L’Amministrazione comunale invierà a tutti i soggetti che possono beneficiare di queste misure una comunicazione, l’adesione sarà solo su base volontaria e se espressamente richiesta.

Queste agevolazioni si applicano:

  • ai contratti commerciali destinati alle attività sospese dai decreti governativi o comunque danneggiate dall’emergenza sanitaria;
  • ai mercati oggetto di contratti di carattere patrimoniale (mercato delle Erbe, mercato Laura Bassi Veratti, mercato Panigal), che contengono sì attività di vendita di prodotti alimentari che sono sempre autorizzati dalla normativa ma anche attività di vendita di categorie merceologiche eterogenee per le quali la gestione economica è difficoltosa;

Queste agevolazioni non si applicano:

  • ai contratti per i quali sono in corso scomputi dei costi di interventi straordinari dal canone, fatta salva la possibilità di prevedere l’allungamento della durata contrattuale
  • ai soggetti che al 31 marzo 2021 risultino morosi per importi di competenza del 2019 o antecedenti
  • ai soggetti che non stanno rispettando i piani di rientro accordati per effetto di precedenti agevolazioni

I soggetti che invece risultano morosi per importi di competenza del 2020 e gennaio 2021, periodo in cui l’emergenza sanitaria era già in essere, potranno usufruire di questa agevolazione. In questo caso dovranno presentare una proposta di piano di rientro fino a un massimo di 12 rate mensili senza more né interessi.

Le libere forme associative e gli altri soggetti che svolgono attività per la tutela degli interessi e dei diritti dei cittadini che hanno sospeso le attività a causa delle limitazioni in vigore per l’emergenza sanitaria e che sono in affitto in locali di proprietà comunale, potranno usufruire di agevolazioni oggetto di un’ulteriore delibera.

 

















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