“Ho appreso dalle agenzie di stampa che la Corte dei conti avrebbe dato il via libera all’acquisizione da parte del Ministero dei Beni Culturali delle collezioni librarie appartenute a Umberto Eco.
Sono entusiasta. Questo significa che all’Università di Bologna arriveranno la biblioteca moderna e l’archivio. Cioè gli strumenti che saranno necessari a tutti gli studiosi, e in particolare a coloro che fanno parte del Centro Studi dedicato a Eco.
I libri che Eco ha letto, che ha sfogliato, che contengono i suoi appunti e le sue schede di lettura saranno oggetto centrale di un grande progetto di studi: potremo così capire quali sono i punti di attenzione che Eco portava verso i testi fondamentali che hanno accompagnato il suo percorso di lavoro. Potremo misurare con precisione cosa Eco ha letto in ogni momento della sua carriera, in modo tale da costruire un grande atlante mentale che corrisponda a quell’universo di pensiero che Eco ha costruito lungo tutta la sua vita.
La mente di Eco è un grande continente da esplorare e noi costruiremo l’officina di lavoro in cui avverrà questa esplorazione, insieme alla Biblioteca Braidense di Milano che custodirà e digitalizzerà la collezione di libri antichi. I libri di Eco saranno custoditi in un’ala della Biblioteca Universitaria di Bologna. Il professor Eco torna così nella casa dove ha abitato come intellettuale per tanti decenni. Non è un caso che questo ritorno coincida con l’anno in cui celebriamo il cinquantenario del DAMS”.