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Medico di Medicina Generale nella frazione di Migliarina di Carpi, precisazioni dell’Azienda USL di Modena

L’Azienda USL è costantemente al lavoro per trovare una soluzione al problema che si è creato a seguito del pensionamento del Medico di Medicina Generale, dottor Montanari, titolare dell’ambulatorio di Migliarina.

La settimana scorsa gli uffici Ausl preposti hanno proceduto a inviare al servizio di posta le lettere indirizzate ai cittadini assistiti dal dottor Montanari. Nelle lettere, la cui consegna è in corso in questi giorni a cura del servizio postale, sono indicate le modalità per esprimere la scelta di un nuovo medico, condizione necessaria per garantire la continuità assistenziale sin dai primi giorni dopo il pensionamento del Medico (previsto per il primo febbraio).

Gli assistiti che non hanno ancora provveduto a effettuare il cambio medico sono invitati a farlo utilizzando una delle seguenti modalità:

  • on line (entro 60 giorni dalla data di cessazione del medico) all’indirizzo www.ausl.mo.it/cambiomedicoonline inserendo il codice fiscale e il codice di accesso personale contenuti nella lettera
  • on line attraverso il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico – FSE (www.fascicolo-sanitario.it), usando la funzione “Servizi on line – Cambio medico di famiglia”
  • con il modulo allegato alla lettera, da compilare e inviare per posta elettronica all’indirizzo sportelloonline@pec.ausl.mo.it oppure da consegnare in una farmacia della provincia di Modena
  • agli sportelli del Punto unico di prenotazione e assistenza di base di Carpi: non è possibile presentarsi in accesso diretto; è necessario prendere appuntamento telefonando al numero 059 659249 (dal lunedì al venerdì ore 8.30-13.00). Attenzione: agli sportelli è necessario presentarsi con codice fiscale e un documento di identità valido.

Esclusivamente per i pazienti anziani con difficoltà di spostamento, l’Ausl sta lavorando all’istituzione di un presidio di Continuità assistenziale, con la presenza di un medico USCA o di guardia medica, alcune ore al giorno per più giorni a settimana.

Non hanno invece avuto esito tutte le altre proposte, vagliate sin dalla notizia del pensionamento del dottor Montanari, nel rispetto delle normative e degli accordi nazionali in materia. È in questo solco che l’Ausl ha l’obbligo di muoversi.

Come più volte ribadito, l’Azienda sanitaria non ha la facoltà di obbligare un Medico di Medicina Generale ad aprire ambulatori all’interno del medesimo comune in base alla carenza in determinate zone geografiche, né di imporre ai Medici di assistenza primaria in graduatoria un incarico, anche fosse a tempo determinato, per prendere temporaneamente in carico i pazienti su quel territorio.

Strada, quella di individuare un medico interinale, che peraltro non è stato possibile percorrere nel caso di Migliarina: la proposta è stata sottoposta per l’approvazione al Comitato aziendale dei Medici di Medicina Generale che, in virtù dell’accordo collettivo nazionale, non ha potuto esprimere parere positivo, in quanto sull’intero territorio del Comune di Carpi i Medici di medicina generale attualmente attivi hanno ancora complessivamente circa 9mila posti liberi e possono dunque accogliere anche i pazienti residenti nella frazione di Migliarina.

Nonostante ciò, l’Azienda USL non è rimasta immobile di fronte a questa situazione: si sta lavorando per ricercare soluzioni sia a lungo termine, sia nell’immediato, per poter rispondere all’esigenza di continuità assistenziale dei cittadini della frazione una volta cessata l’attività dell’attuale medico di famiglia.

Più in generale, sono ben note – a più livelli – le problematiche relative alla Medicina Generale, e anche in questo caso si sta lavorando per individuare le necessarie soluzioni. Alcune sono già state messe in campo, come il prolungamento da 6 a 12 mesi degli incarichi a tempo determinato al fine di coprire le “assenze” di medici sino ad assegnazione delle relative titolarità, o la possibilità di incaricare a tempo indeterminato anche i medici in corso di formazione specifica in medicina generale, seppur con massimale di scelte ridotto a 500 pazienti.

















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