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Sanità: a Modena un nuovo ospedale di comunità

A Modena verrà realizzato un nuovo Osco, un ospedale di comunità con una ventina di posti. È la novità inserita nella programmazione della sanità modenese insieme alla demolizione e ricostruzione del Poliambulatorio di via del Pozzo, la demolizione dell’ala A del Policlinico per costruire aule e laboratori universitari, il completamento della piattaforma tecnologica a Baggiovara.

Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervenendo, come presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, alla commissione consiliare dedicata alla “Sanità pubblica modenese: investimenti, ricerca e prospettive” alla quale hanno partecipato anche: Antonio Brambilla, direttore generale dell’Ausl di Modena; Claudio Vagnini, direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Modena; il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro.
Dopo aver ricordato che l’emergenza sanitaria “ha riconfermato la centralità di una sanità pubblica, universalistica e gratuita”, il sindaco ha spiegato come la programmazione dei nuovi interventi debba tener conto delle “sfide del dopo Covid”.

Da qui, quindi, la necessità, per esempio, di un ospedale di comunità per offrire un livello di assistenza intermedia tra l’assistenza in ospedale e quella al domicilio. L’Osco, infatti, accoglie per ricoveri temporanei prevalentemente pazienti che non presentano patologie acute, che hanno bisogno di cure difficilmente gestibili a domicilio o hanno malattie croniche che richiedono controlli periodici e terapie particolari. “Localizzazione, probabilmente nella zona di Baggiovara, e progettazione dell’Osco – ha spiegato Muzzarelli – sono in corso di valutazione insieme all’Ausl e la nuova struttura rientra tra gli investimenti che andranno a potenziare la medicina del territorio e a sviluppare la rete territoriale, insieme, per esempio, alle Case della salute (già attiva la G.P. Vecchi in area nord, confermate quella del centro all’ex Estense e quella in via Panni) e agli interventi sulla domiciliarità. Mentre la riqualificazione della rete ospedaliera sarà caratterizzata da flessibilità organizzativa, integrazione delle piattaforme e integrazione di percorsi e professionisti. Si lavorerà anche sull’innovazione tecnologia e sulla formazione, valorizzando la professionalità degli operatori sanitari”.

Gli investimenti complessivi programmati dall’Ausl sfiorano i 310 milioni di euro a livello provinciale, con 209 milioni del cosiddetto ex Articolo 20 (“risorse che mi auguro possano essere sbloccate al più presto”, è l’auspicio di Muzzarelli) ai quali si aggiungono le proposte per i fondi europei.
Sul distretto di Modena sono quasi 23 milioni gli investimenti programmati dall’Ausl, mentre l’Azienda ospedaliera universitaria ha in programma investimenti per oltre 100 milioni di euro in progetti di ristrutturazione e ampliamento dei due ospedali (Policlinico e Baggiovara), con altri 25 milioni di investimenti in attrezzature tecnologiche.
Nel frattempo, continua anche il percorso per la realizzazione dell’hospice territoriale a Villa Montecuccoli a Baggiovara, una struttura con 14 posti letto: “La prossima settimana – ha annunciato il sindaco – verrà presentata in commissione consiliare la convenzione tra Comune, Ausl e Onlus, per poi essere approvata dal Consiglio comunale, e contiamo che l’appalto per i lavori, complessivamente intorno ai 4 milioni e 700 mila euro, possa partire entro l’anno”.

















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