Sarà una cerimonia statica e senza pubblico, quella con cui posdomani, mercoledì 27 gennaio, l’Amministrazione comunale ricorderà il 76° anniversario dell’eccidio di patrioti avvenuto a Quartirolo, presso la curva Cattania, per una rappresaglia fascista: a causa dell’emergenza sanitaria, infatti, verranno ammesse solo le autorità invitate.
Sono previsti tre momenti: la deposizione di una corona sul luogo del massacro, con la benedizione dei presenti e del monumento ai caduti; la deposizione di una seconda corona al sacrario dei Martiri della Resistenza nel cimitero di Santa Croce; deposizione di un mazzo di fiori alla stele commemorativa presso la scuola primaria “Colonnello Lugli” della stessa frazione.
La cerimonia sarà accompagnata dal maestro di tromba della Banda “Città di Carpi”.
L’eccidio
La notte tra il 26 e il 27 gennaio 1945, a Modena, i fascisti prelevarono dal carcere di Sant’Eufemia 32 persone per un’esecuzione sommaria: a Quartirolo i repubblichini le legarono due a due con filo di ferro, li ammazzarono e lasciarono sul posto i cadaveri per tre giorni, impedendo a chiunque di avvicinarsi. Diciassette corpi, resi irriconoscibili dalle sevizie e dalle torture subite, non furono mai identificati e rimangono a tutt’oggi sconosciuti.
Fra i trentadue martiri c’erano il carpigiano Sergio Manicardi e il sappista Giorgio Bortolomasi, poi insignito della medaglia d’oro al valor militare.