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Una tavola rotonda nazionale sul diritto dinanzi alle sfide aperte dall’impiego diffuso degli algoritmi

Il prossimo appuntamento promosso dall’Officina Informatica “Diritto Etica Tecnologie” del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore (http://www.crid.unimore.it/site/home/archivio-progetti/articolo1065044261.html), diretto dal Prof. Gianfrancesco Zanetti, sarà dedicato a “Algoritmi e sfide al diritto” e si svolgerà, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 di mercoledì 20 gennaio 2021, sulla piattaforma Teams al seguente link: https://bit.ly/3bfFY0W

Gli algoritmi, procedimenti sistematici di calcolo in grado di raccogliere e strutturare una mole considerevole di informazioni, incidono sempre più sulle scelte individuali, specie nei consumi, ma sono adottati anche in sedi istituzionali e nel mondo del diritto per assumere decisioni rilevanti.

Non solo operano classificazioni funzionali all’applicazione di regole giuridiche ma diventano essi stessi – si pensi agli smart contract – fonte di effetti giuridici vincolanti.

Gli algoritmi sono diventati dunque una parte integrante dei meccanismi di regolazione della vita sociale. Mentre l’universo delle interazioni umane mediate da artefatti computazionali si espande, una nuova generazione di regole implementate in codice informatico si afferma delineando ricadute su dimensioni fondamentali della giuridicità: dalla certezza del diritto alla fenomenologia delle norme.

Come suggerisce una recente sentenza del febbraio 2020 del Tribunale distrettuale dell’Aja, oltre a promettere imparzialità ed efficienza, la regolazione algoritmica può aprire il varco a forme inedite di ingiustizia che non scaturiscono da testi di legge, ma da un codice informatico inaccessibile al quale è spesso impossibile opporsi.

L’incontro – che vede la partecipazione di numerosi esperti ed esperte su scala nazionale e internazionale – sarà presieduto e coordinato dal Prof. Gianluigi Fioriglio (docente di Informatica giuridica presso il Dipartimento di Giurisprudenza e coordinatore dei lavori dell’Officina informatica), e introdotto dal Prof. Thomas Casadei (CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore).

Dopo le comunicazioni affidate alla Prof.ssa Raffaella Brighi (Univ. di Bologna), alla Prof.ssa Angela Condello (Univ. di Messina), al Prof. Nicola Lettieri (Univ. del Sannio) e al Dott. David Roccaro (Univ. di Catania), si svolgerà il dibattito che vedrà il coinvolgimento di numerosi studiosi e studiose afferenti a diversi Atenei italiani (Benevento, Bologna, Brescia, Catania, Messina, Milano, Padova, Salerno) e a Centri di Ricerca come l’Istituto Universitario Europeo.

Il dibattito sarà coordinato dalla Dr.ssa Serena Vantin (ricercatrice assegnista del Dipartimento di Giurisprudenza e coordinatrice dell’Officina informatica), autrice di recenti studi in materia di rapporti tra tecnologie e nuove sfide per il diritto. Le conclusioni saranno invece affidate al Prof. Alberto Andronico (Univ. di Catania).

«Per poter inquadrare sul piano teorico le implicazioni ordinamentali, etiche e sociali del “diritto delle macchine”» – afferma il Prof. Gianluigi Fioriglio – «occorre sviluppare un dialogo interdisciplinare con numerose aree di ricerca – dall’informatica alle scienze sociali computazionali – alle quali spetta il compito di fornire conoscenze empiriche e strumenti fondamentali per prendere in esame l’impatto dei big data e degli algoritmi con specifico riguarda all’esperienza giuridica e ai diversi ambiti del diritto».

Proprio in questa direzione, ormai da tempo, vengono sviluppate le attività dell’Officina Informatica “Diritto Etica Tecnologie” del CRID, che invitano a prendere sul serio le sfide della “rivoluzione digitale”, a cominciare dal modello della regolazione algoritmica, il quale ispira, già oggi, una varietà di pratiche lato sensu normative.

Una particolare attenzione è poi rivolta – come è “tradizione” per le ricerche sviluppate in senso al CRID – alla “giustizia algoritmica”, vale a dire allo sviluppo di procedure e sistemi automatici o semiautomatici che siano il più possibile scevri da pregiudizi discriminatori e stereotipizzazioni pregiudizievoli (bias).

Proprio a questi argomenti è dedicata la recentissima pubblicazione del volume di Nicola Lettieri, tra i relatori al seminario: Antigone e gli algoritmi. Appunti per un approccio giusfilosofico (Mucchi 2021), edita nell’ambito della collana “Prassi sociale e  Teoria giuridica” diretta dai Professori Gianfrancesco Zanetti e Thomas Casadei

(https://www.mucchieditore.it/index.php?option=com_virtuemart&view=productdetails&virtuemart_product_id=3090&virtuemart_category_id=132).

Il testo – ispirato sul piano metodologico all’integrazione sempre più profonda tra discipline diverse, quali la filosofia del diritto, il diritto antidiscriminatorio, l’informatica giuridica, le scienze computazionali, i Critical Data Studies – costituisce un ulteriore contributo che le attività del CRID e più in particolare dell’Officina informatica, mettono a disposizione di chi è chiamato a cogliere le nuove sfide poste al diritto e alle istituzioni dalle profonde trasformazioni in corso determinate dalle nuove tecnologie.

Per informazioni rivolgersi a: segreteria.crid@unimore.it; oppure consultare il sito www.crid.unimore.it.

 

















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