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Carenze d’organico alla Motorizzazione Civile di Modena

Sulle carenze di organico della Motorizzazione Civile di Modena il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha personalmente scritto alla Ministra De Micheli “richiedendo attenzione per la situazione modenese e sottolineando le esigenze e le istanze di un territorio capace di esprimere grande vitalità economica”. Lo ha sottolineato lo stesso sindaco rispondendo nel Consiglio comunale di mercoledì 30 dicembre all’interrogazione del Pd firmata da Alberto Cirelli e Mara Bergonzoni.

L’istanza, evidenziando “le notizie allarmanti riguardanti la grave carenza d’organico che impatta molto negativamente sia sui servizi erogati che sulla organizzazione e sui carichi di lavoro, creando inevitabili e rilevanti limitazioni nell’ambito delle procedure amministrative e nella tempistica delle risposte ai cittadini”, chiede “se l’Amministrazione comunale ne sia al corrente; se ci sono stati contatti con lavoratori e responsabili; quali iniziative si intendono intraprendere”.

“Mi preme segnalare che dal punto di vista politico – ha affermato Muzzarelli – ci siamo attivati nei confronti del ministero Infrastrutture e Trasporti per evidenziare le difficoltà attuali e richiedere verifiche urgenti in merito alla dotazione organica di personale effettivamente in servizio alla Motorizzazione Civile di Modena”.

Il sindaco ha infatti confermato i dati contenuti nell’interrogazione circa le 25 posizioni coperte delle 33 previste in pianta organica, “per altro stimata per difetto rispetto alle effettive esigenze perché risalente agli anni ’90”, con il rischio, come evidenziato dai sindacati, di scendere a 23 unità per effetto di pensionamenti. Ha quindi ricordato le varie competenze di natura principalmente tecnica ed amministrativa, suddivise nei diversi uffici della Motorizzazione Civile di Modena, la responsabilità di Modena e di Reggio in capo al direttore, la mole di lavoro sia dal punto di vista amministrativo che autorizzativo con un numero complessivo di pratiche trattate poco inferiore a Bologna e il complicarsi della situazione dovuto all’emergenza sanitaria. Ha anche ricordato che a livello nazionale è stato aperto un tavolo generale sul futuro della pubblica amministrazione a cui partecipano i ministeri di Pubblica Amministrazione, Lavoro e il Mef, “che è la sede dove le richieste su personale, formazione e tecnologie devono trovare le giuste risposte complessive da parte del Governo”.

Il sindaco ha quindi esteso la riflessione alla dotazione complessiva degli organici statali sul territorio modenese in tutti i campi di competenza del Governo centrale, dalle forze dell’ordine ai Vigili del Fuoco, dagli Uffici Giudiziari alla Motorizzazione Civile. “Modena – ha detto – è una città di oltre 186mila abitanti (la Provincia è oltre i 700mila) con un tessuto economico ricco, tante imprese attive sui mercanti nazionali e internazionali e una rete sociale e associativa viva e sempre in movimento. È fondamentale avere servizi pubblici capaci di rispondere alle istanze che provengono da famiglie e imprese per garantire competitività all’economia, considerando anche l’accelerazione impressa dal Covid-19. Senza una sufficiente dotazione di personale e tecnologie è impossibile per la pubblica amministrazione fornire risposte adeguate. La pandemia ha reso tutto più complicato, obbligando Amministrazioni e Uffici a lavorare in emergenza, ma Modena non può accontentarsi e i problemi vanno affrontati con spirito di collaborazione istituzionale.

L’efficienza della Pubblica Amministrazione è un tema molto importante che diventa ancora più dirimente nel 2021 per interpretare al meglio la ripartenza del Paese”.
Nella replica, il consigliere Cirelli ha sottolineato come elementi positivi il riconoscimento di un problema, come quello del personale, che riguarda molti settori della pubblica amministrazione e la capacità dell’ente locale di farsi carico dei problemi, attivandosi di conseguenza.

















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