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Vigilanza ambientale, al Novi Sad un volontario a quattro zampe con le guardie zoofile

Vigilanza ed educazione ambientale, ma anche presidio e prevenzione per il benessere animale, grazie alla “caccia” a eventuali bocconi avvelenati che fossero nascosti all’interno dei parchi. Sono le attività di Fareambiente, associazione di volontariato attiva nelle aree verdi della città, che ora può disporre di un nuovo volontario a quattro zampe che permetterà di limitare i rischi per gli animali da compagnia. Ziva, infatti, è una cagnolina con un’abilità speciale: un fiuto straordinario che le consente di riconoscere le sostanze tossiche, solitamente nascoste all’interno di porzioni di cibo. L’attività di presidio che la impegnerà partirà dal parco Novi Sad: da agosto, infatti, le guardie zoofile ambientali operano nell’ampia area verde a ridosso del centro storico, col coordinamento della Polizia locale di Modena, nell’ambito del progetto “Parco Novi Sad, azioni integrate per la sicurezza urbana” promosso dal Comune.

Ziva è una meticcia di cinque anni di origini siciliane con alle spalle una storia difficile fatta di randagismo a Pachino, in provincia di Siracusa, assieme alla sua famiglia. A salvarla da una probabile esistenza di stenti è stato il gesto di alcuni animalisti della zona, preoccupati per le sue condizioni, che avevano pubblicato su internet le fotografie del cane con l’invito a valutare un’adozione. Le immagini della cagnolina, che allora aveva appena due mesi, avevano in effetti richiamato l’attenzione di una ragazza modenese, Lietta Cernecca, che ha accolto Ziva a Modena. Da allora la meticcia vive in città con la sua padrona e adesso, dopo aver dimostrato una particolare attitudine nell’individuazione degli odori, la affianca nella sua attività per Fareambiente.
“Abbiamo avviato il percorso di addestramento in gennaio – racconta la volontaria – con un’istruttrice certificata ‘Fcc’, l’organismo europeo che regola il settore cinofilo. Dopo aver lavorato sulla ricerca olfattiva, il cane si è specializzato nella ricerca ad ampio spettro, individuando obiettivi ‘multitarget’. Significa che può fiutare sostanze chimiche e meccaniche di vario tipo sui terreni e sulle persone”. Questa specifica competenza è stata declinata nella ricerca di bocconi avvelenati, impiegando Ziva per contrastare, anche in maniera preventiva, il fenomeno che mette in pericolo gli animali che dovessero inavvertitamente ingerire sostanze tossiche o metalliche.
Con questo obiettivo finalizzato al presidio del benessere animale, quindi, il cane, dotato nel frattempo di apposita pettorina, supporta i volontari di Fareambiente in diverse aree verdi pubbliche della città, a partire dai controlli che vengono svolti al Novi Sad e nelle altre aree incluse nella convenzione col Comune, i parchi Cittadella e 1° maggio: “La nostra ‘collega’ a quattro zampe – prosegue Lietta Cernecca – può operare sul campo indicativamente una volta alla settimana, nell’ambito dei controlli ordinari che svolge la nostra associazione nei principali parchi di Modena. Naturalmente, poi, Ziva viene attivata subito se arrivano segnalazioni di situazioni sospette, con l’intervento immediato nel luogo in cui è richiesta una verifica sulla presenza di bocconi avvelenati. Lei riesce a individuarne le tracce anche se nel frattempo fossero stati rimossi”.

DECALOGO SUI COMPORTAMENTI ANCHE IN INGLESE E ARABO

Le indicazioni sui corretti comportamenti da adottare nei parchi cittadini ora si possono leggere anche in inglese e in arabo. È stato tradotto nelle due lingue straniere, infatti, l’opuscolo realizzato nei mesi scorsi dalla Polizia locale di Modena e dall’ufficio Ufficio Sicurezze e legalità del Comune con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sulla frequentazione delle aree verdi: in questo modo sarà possibile consentire la più ampia divulgazione e comprensione dei consigli riportati sui volantini, nei quali si richiamano alla responsabilità le persone che frequentano questi spazi pubblici. Il decalogo, che prende spunto dal Regolamento comunale di Polizia urbana, è stato realizzato nell’ambito del progetto “Il parco Novi Sad, azioni integrate per la sicurezza urbana”, promosso dall’Amministrazione e finalizzato a riqualificare e rendere più sicura l’ampia area verde a ridosso del centro storico, cercando di incidere pure sul tipo di frequentazione.  La distribuzione avverrà nei prossimi giorni; i vademecum si potranno anche scaricare dai canali digitali dell’ente, a partire dal sito web della Polizia locale (comune.modena.it/polizialocale) e dai profili social Facebook (facebook.com/PLModena) e Instagram (instagram.com/plmodena).

L’opuscolo, intitolato “I parchi pubblici sono di tutti! Occorre avere rispetto e prestare attenzione alle proprie azioni”, spiega che considerare gli spazi dei parchi come se fossero un bagno privato è vietato e che non è permesso abbandonare rifiuti e danneggiare le piante; allo stesso modo, non è consentito praticare giochi che disturbino le persone. Oppure, per chi possiede un drone, si segnala che utilizzarlo nei luoghi frequentati può risultare pericoloso.

Nel decalogo anche l’ironia è funzionale allo scopo: per esempio, ricordando che è vietato fare grigliate fuori delle aree attrezzate, si precisa che “il pic-nic non vale una sanzione fino a 154 euro” o che “cercare un parcheggio è meno caro di una sanzione fino a 300 euro” visto che “non si può circolare con veicoli a motore nelle aree verdi”.

Altre regole da tenere bene a mente: non è permesso consumare alcolici su aree pubbliche e non si deve disturbare con rumori o utilizzare strumenti sonori dopo la mezzanotte. Ancora, è vietato danneggiare giochi, arredi e segnaletica; e far circolare i cani fuori dalle aree dedicate. No anche a biciclette o pattini sull’erba, alla pesca nei laghetti senza autorizzazione e a dar da mangiare agli animali presenti nel parco.

















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