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Modena: fondo da 175 mila euro per le opere connesse al culto

Nel 2021 il fondo del Comune di Modena destinato alle opere connesse al culto sarà di 175 mila euro, con un aumento di 25 mila euro rispetto allo scorso biennio. Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli in occasione del tradizionale incontro con i parroci della città in vista del Natale che quest’anno si è svolto mercoledì 2 dicembre nella sala del Consiglio comunale con tutte le cautele dovute al rispetto delle norme per la prevenzione del contagio. Hanno partecipato undici sacerdoti guidati dal vicario generale Giuliano Gazzetti.

L’aumento della cifra, che sarà disponibile il prossimo anno per finanziare sia interventi in edifici religiosi delle diverse confessioni sia l’acquisto di attrezzature per attività connesse al culto, è stato ufficializzato con la variazione di bilancio approvata la scorsa settimana tenendo conto dell’ammontare complessivo degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dal Comune tra il 2018 e il 2019. Il fondo, infatti, come prevede la normativa regionale, viene alimentato con il 7 per cento di quella cifra.
Nel 2019 (biennio 2016-2017) si trattò di 149 mila euro suddivisi tra la Chiesa cattolica e altri sette enti religiosi: comunità Ebraica, comunità Ortodossa, Chiesa Evangelica Metodista, Chiesa Cristiana Evangelica, Congregazione Cristiana Pentacostale, della Congregazione dei Testimoni di Geova, Chiesa Cristiana Gesù Fonte d’Acqua Viva.
Nell’incontro, il sindaco Muzzarelli ha ringraziato i parroci “per l’impegno, vostro e delle parrocchie che rappresentate, a favore della comunità che deve rimanere aperta e inclusiva”, e per il prezioso lavoro di coesione svolto dalla Chiesa modenese, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria: “È importante – ha detto – ricompattare la società”. Inoltre, in vista del Natale, ha aggiunto anche che “il messaggio di accoglienza e apertura che trasmettete è fondamentale”. Infine, il sindaco ha ricordato l’attività di concreta solidarietà svolta dalla Caritas insieme ai tanti gruppi e alle associazioni di volontariato che “caratterizzano il tessuto sociale della nostra città”. L’azione della Caritas è stata sottolineata anche da monsignor Gazzetti, che ha parlato di “ricchezza del territorio, che diventa ancora più significativa in questi mesi in cui tanti cittadini hanno manifestato difficoltà. Il contributo è rappresentato anche dall’amicizia e dalla serenità condivisa con le famiglie”.

Insieme a monsignor Gazzetti, all’incontro in Municipio hanno partecipato don Franco Borsari e don Filippo Casadio (parrocchia Madonnina), don Luigi Biagini (Sant’Agnese), don Carlo Bertacchini (Santa Caterina), don Guido Bennati (San Faustino), don Paolo Notari (Sant’Agostino), don Stefano Violi (San Giovanni Bosco), don Giacomo Violi (Sacra famiglia), don Tomas Bimu (Albareto) e padre Pietro Rota (Cittadella). Al termine dell’incontro è stata donata ai presenti una copia del volume “I giorni del silenzio – Modena 2020, la chiusura totale”, con le fotografie di Rolando Montanini che ha immortalato alcuni luoghi significativi della città nel periodo del lockdown.

















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