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Certificati anagrafici a Mirandola: anche i privati obbligati ad accettare l’autocertificazione. Moduli scaricabili dal sito del comune

Un ulteriore passo in avanti sulla strada della semplificazione, l’introduzione dell’obbligo anche per i privati di accettare l’autocertificazione. “Un procedimento che si traduce in un risparmio di tempo per i cittadini – fa sapere l’Assessore ai Servizi demografici del Comune di Mirandola Antonella Canossa – che evitano in questo modo di recarsi presso gli sportelli comunali per richiedere i certificati, ed a maggior ragione nel periodo attuale in cui gli spostamenti sono fortemente sconsigliati, se non per necessità, data la pandemia in corso. Il Comune di Mirandola ha provveduto nel più breve tempo possibile ad adeguare ed attivare il servizio, in modo da offrire ai cittadini la possibilità di accedere direttamente online ai moduli.”

L’Autocertificazione o, più tecnicamente dichiarazione sostitutiva di certificazione è un termine ormai consueto per i cittadini: dall’anno 2000, da quando cioè non è più necessario presentare i certificati originali rilasciati dalla Pubblica Amministrazione, ma è sufficiente dichiararli. Tale possibilità aveva però un limite: se da un lato, doveva essere obbligatoriamente accettata da tutta la Pubblica Amministrazione, dall’altro i privati non avevano alcun obbligo di accettare l’autocertificazione ma potevano pretendere che il cittadino fornisse loro i relativi certificati originali. Col d.L. n. 76/2020, convertito dalla L. n. 120 del 11/09/2020, è stato introdotto l’obbligo anche per i privati di accettare l’autocertificazione. Pertanto oggi, la banca, l’assicurazione, il notaio e tutti i soggetti privati che avessero necessità di conoscere la residenza, lo stato di famiglia, la nascita, il matrimonio o altre situazioni certificate da una pubblica amministrazione dovranno accettare l’autocertificazione prodotta dai cittadini. Ovviamente i privati che ricevono l’autocertificazione ne potranno richiedere il controllo alla Pubblica Amministrazione, e qualora fosse stato dichiarato il falso, il responsabile potrà essere punibile penalmente.

“Di importante e positivo, c’è che l’autocertificazione non ha costi, deve essere sottoscritta dal dichiarante senza la necessità di autenticare la firma, né di allegare alla dichiarazione un documento di identità personale. Le autocertificazioni hanno la stessa validità della documentazione che sostituiscono (di norma 3 mesi) – aggiunge l’Assessore Canossa – Inoltre non richiedono alcun timbro del Comune e quindi non c’è la necessità di recarsi presso gli sportelli comunali, comportando così un notevole risparmio di tempo.”

I moduli per l’autocertificazione sono presenti anche sul sito del Comune. È sufficiente digitare sulla home page alla voce “Cerca”: “Autocertificazione e decertificazione”. Oppure Contattare i Servizi Demografici del Comune: demografici@comune.mirandola.mo.it.

















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