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Reggio Emilia, contributi per il sostegno dell’affitto abitativo di chi è stato colpito dal Covid

A partire da lunedì 30 novembre fino a martedì 15 dicembre sarà possibile richiedere il contributo diretto per il sostegno al pagamento dell’affitto per l’emergenza Covid-19, messo in campo dall’Amministrazione comunale per i cittadini con Isee famigliare fino a 35 mila euro che abbiano subito riduzioni dimostrabili di reddito a causa del Covid e per tutte le famiglie con Isee fino a 3 mila euro.

Alla misura, che prevede un stanziamento di risorse pari a 250 mila euro, si aggiungono ulteriori 115 mila euro messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per lo scorrimento per la graduatoria 2020 del bando affitto, grazie ai quali il Comune potrà erogare risorse a chi ne aveva fatto domanda a febbraio, tra cui le circa 825 famiglie che già nei mesi scorsi hanno ricevuto il contributo.

“Mettiamo in campo 365 mila euro per ulteriori misure a sostegno del pagamento dell’affitto – dichiara l’assessore alla Casa Lanfranco de Franco – I contributi diretti disponibili da lunedì 30 a martedì 15 dicembre si rivolgono in particolare alle persone che vivono in affitto, con Isee fino a 35 mila euro e che abbiano subito una diminuzione del reddito a causa del Covid. Vogliamo così dare un aiuto a tutti quei lavoratori e piccoli imprenditori che a causa del blocco delle attività economiche stanno facendo fatica a pagare l’affitto di casa. Voglio ringraziare inoltre la Regione Emilia-Romagna per aver messo a disposizione dei Comuni importanti risorse per andare incontro ai nuovi bisogni dei cittadini. Tra bando affitto e rinegoziazioni già quasi 900 famiglie reggiane hanno ricevuto un aiuto per pagare l’affitto nel 2020: con questa misura ne potremo raggiungere almeno altre 300”.

 

I BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO – Possono accedere al bando i cittadini con Isee tra 3 mila e 35 mila euro, che in conseguenza dell’emergenza da Covid-19 abbiano subito una perdita o una diminuzione rilevante del reddito di almeno il 20%, motivata da una o più delle seguenti cause:

1.    cessazione o mancato rinnovo del rapporto di lavoro subordinato o atipico (ad esclusione delle risoluzioni consensuali o di quelle avvenute per raggiunti limiti di età);

2.    cassa integrazione, sospensione o consistente riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni;

3.    cessazione, sospensione o riduzione di attività libero professionale o di impresa registrata;

4.    lavoratori o lavoratrici stagionali senza contratti in essere ed in grado di documentare la prestazione lavorativa nel 2019;

5.    malattia grave o decesso di un componente del nucleo famigliare.

 

Il cambiamento della situazione lavorativa deve essersi verificato a partire dal 10 marzo 2020, data di entrata in vigore delle disposizioni del Dpcm del 9 marzo 2020. La riduzione del reddito famigliare calcolato sui mesi di marzo, aprile e maggio 2020 deve essere almeno del 20% rispetto al reddito trimestrale medio del 2019; dovrà inoltre essere autocertificata da un componente del nucleo Isee ai sensi del Dpr n. 445/2000 con le conseguenze anche penali in caso di dichiarazione fraudolenta, e supportata dalla presentazione di adeguata documentazione (buste paga, certificazioni del datore di lavoro, fatture ecc..). Sono cause di esclusione dal contributo le seguenti condizioni del nucleo famigliare Isee: l’aver già goduto di altre misure comunali a sostegno dell’affitto nell’anno 2020 (compresa la rinegoziazione), essere assegnatario di alloggio di Edilizia residenziale pubblica, essere beneficiario del reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza, essere destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida.

Il contributo sarà erogato al richiedente, salvo sua espressa indicazione sul modulo di domanda di altro beneficiario. Per Isee fino a 3 mila euro, l’entità del contributo è pari a 3 mensilità di affitto per un massimo complessivo di 1.500 euro. Coloro che rientrano in questa casistica non dovranno dimostrare la diminuzione o perdita del reddito a causa Covid-19. Per gli Isee da 3000,01 a 35 mila euro, con calo del reddito per causa Covid-19 di almeno il 20% per le mensilità di marzo, aprile e maggio, l’entità del contributo massimo – comunque non superiore a 1.500 euro, è pari ad una percentuale su 3 mensilità di canone in relazione al calo di reddito o fatturato registrato. Il canone di locazione da prendere come riferimento è quello annuale, specificato nel contratto di locazione, al netto delle spese condominiali e comprensivo delle rivalutazioni Istat.

 

COME RICHIEDERE IL CONTRIBUTO – La compilazione della domanda potrà avvenire esclusivamente con procedura online tramite Spid. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale www.spid.gov.it e sul sito web del Comune di Reggio Emilia.

Per l’occasione, il Comune metterà a disposizione un ufficio ad hoc dove ottenere lo Spid in tempo utile per perfezionare la domanda: si tratta dell’Ufficio Anagrafe di Pieve (via Fratelli Cervi 70), che sarà aperto per l’intera durata del bando – da lunedì 30 novembre a martedì 15 dicembre – dal lunedì al sabato, dalle ore 8.15 alle 12.

La domanda andrà compilata accedendo al sito www.comune.re.it/casa.

Non saranno considerate le domande pervenute con modalità diverse rispetto a quelle sopra descritte e che il Comune non si assume responsabilità per eventuale dispersione di domande dipendente da modalità errate di trasmissione o da cause di forza maggiore. Eventuali chiarimenti possono essere richiesti agli uffici tramite via mail ordinaria a ufficio.casa@comune.re.it e tramite pec a ufficiocasa@pec.municipio.re.it.

 

 

















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