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Covid19, la situazione all’AOU di Modena: la riorganizzazione delle chirurgie, i dati dei pazienti ricoverati

Prosegue l’informativa settimanale circa le principali attività organizzative e sanitarie dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena in riferimento all’emergenza COVID-19.

La situazione viene illustrata alla dottoressa Cinzia Gentile, Direttore della Gestione Operativa.

 

La situazione delle chirurgie

Come espresso nei precedenti comunicati, l’impegno delle strutture sanitarie provinciali richiesto per la gestione di questa seconda ondata epidemica è stato di gran lunga superiore rispetto a quanto avvenuto nel periodo di marzo/aprile.

La straordinaria circolazione del virus tra la popolazione ed il conseguente rapido e consistente incremento delle necessità di ricovero di pazienti covid positivi, con insufficienza respiratoria, significativamente superiore a quanto registrato nella prima ondata della primavera scorsa, ha infatti comportato un notevole sforzo organizzativo e clinico finalizzato a dare una risposta adeguata ai bisogni assistenziali. In particolare:

  • il numero dei casi positivi isolati a domicilio è circa quattro volte superiore a quanto registrato in marzo (8282 casi vs 2125);
  • il picco di pazienti ricoverati a livello provinciale, ad oggi, è pari a 576 vs i 525 della prima ondata, e, in particolare, presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria è pari a 339 casi contro i 298 del marzo scorso.

 

A fronte di quanto detto, al fine di garantire il governo dei flussi dei pazienti nelle strutture e a domicilio, si è provveduto a dare tempestiva attuazione al piano riorganizzativo provinciale preventivamente definito e condiviso.

Questo ha permesso una riduzione più graduale e progressiva dell’attività di ricovero programmato procrastinabile, a differenza della drastica e immediata riduzione messa in atto in occasione della prima ondata.

In particolare, per quanto riguarda l’attività chirurgica, la riduzione delle sedute operatorie è stata pianificata in modo da garantire a tutte le discipline spazi adeguati all’esecuzione degli interventi urgenti, emergenti e indifferibili, oltre alla patologia con codice di priorità A, compresa tutta la patologia oncologica.

A fronte del necessario piano di riduzione dell’attività chirurgica programmata, è stato introdotto un modello organizzativo di pianificazione delle sedute operatorie che prevede un numero definito di sedute settimanalmente assegnate alle diverse discipline chirurgiche, variabile in modo dinamico a seconda dell’andamento della curva epidemica. In aggiunta a queste, è prevista anche l’assegnazione estemporanea di ulteriori sedute per assicurare la presa in carico di pazienti con patologie che, pur non rientrando nella classe di priorità A, presentino, a giudizio clinico, condizioni di indifferibilità.

È stata inoltre attivata una collaborazione tra il pubblico e le cliniche private accreditate per l’utilizzo comune delle piattaforme chirurgiche e ambulatoriali, che ha consentito non solo il mantenimento di tutte le attività di emergenza, urgenza e codici A, ma anche di continuare ad effettuare alcuni interventi differibili.

In particolare, sono state ricollocate le seguenti attività: Chirurgia oncologica senologica presso l’Hesperia Hospital, Urologia presso Ospedale di Sassuolo e Hesperia Hospital, Ginecologia presso Ospedale di Sassuolo, Chirurgia della Mano presso Villa Fogliani, Ortopedia presso Villa Torri Hospital e Villa Salus, Chirurgia Vascolare presso PCM.

La recente attivazione dei moduli esterni di terapia intensiva presso l’Ospedale Civile di Baggiovara e la prossima attivazione dei moduli presso il Policlinico ci permetterà inoltre di riportare gradualmente i comparti operatori alla destinazione d’uso originaria (attualmente parte dei posti letto aggiuntivi di terapia intensiva sono stati allestiti utilizzando sale operatorie).

Questo consentirà di far corrispondere ad una graduale diminuzione della curva dei contagi una altrettanto rapido aumento dell’attività chirurgica.

Ci preme, inoltre, sottolineare che, per tutto il periodo, è stata garantita tutta l’attività ambulatoriali chirurgica (nella prima ondata il blocco era stato pressochè completo eccezion fatta per le urgenze) al fine di continuare a garantire la presa in carico dei pazienti, l’inquadramento diagnostico e la successiva valutazione rispetto alle necessità di terapia medica o chirurgica.

Lo sforzo organizzativo fatto in termini di revisione di spazi e di assunzioni di personale aggiuntivo, illustrato nel precedente bollettino, ci ha permesso di far fronte all’incremento esponenziale dei casi assicurando una risposta adeguata alle necessità insorgenti.

Considerata però l’intensità e la rapidità con cui si è manifestata questa seconda ondata, la completa effettuazione di tutte le attività programmate potrà essere raggiunta solo a seguito di un calo significativo delle necessità di ricovero per pazienti Covid.

 

Situazione posti letto, ricoveri

I dati di stamattina vedono 232 pazienti COVID positivi in degenza ordinaria e 81 tra terapia intensiva e semintensiva. Di questi, 191 sono assistiti presso il Policlinico e 122 all’Ospedale Civile.

Rispetto all’andamento di ricoveri e dimissioni di pazienti positivi, la settimana conclusa ha visto una situazione di sostanziale mantenimento dei volumi di presenti presso i due stabilimenti ospedalieri. Questo si lega ad una media di ingressi e uscite di pazienti in equilibrio, che sta permettendo di considerare anche il ripristino di alcuni settori precedentemente attivati per il ricovero di COVID.

Per tale ragione rispetto ai settori ad oggi attivi sono attualmente dedicati a COVID 167 posti di degenza ordinaria presso il Policlinico e 110 all’Ospedale Civile di Baggiovara, per un totale di 277 posti.

Nel grafico sottostante viene rappresentato l’andamento dei ricoveri di pazienti COVID in degenza ordinaria e in semintensiva/intensiva nel periodo dal primo ottobre al 25 novembre, e la correlazione temporale con la programmazione di sedute chirurgiche assegnate settimanalmente.

















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