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Casa delle Donne di Modena: “Potere e responsabilità per un 25 novembre diverso”

Nel 2019, sono state 391 le donne accolte nei due Centri Antiviolenza di Modena e Terre dei Castelli. A queste si aggiungono 150 donne provenienti da Paesi stranieri diversi, coinvolte nel corso dell’anno in attività corsistiche varie e supporto alla ricerca del lavoro. Nel 2020, nonostante la pandemia e il lockdown, il Centro Antiviolenza di Modena ha finora accolto 303 donne; le restrizioni e limitazioni non hanno impedito a tante donne di avviare oppure continuare i percorsi di uscita dalla violenza. Per il centro, essere riuscito a rimanere aperte tutto il tempo, a riorganizzare le attività a distanza nel lockdown e riprendere i colloqui già dallo scorso 4 maggio, è stato un risultato eccezionale.

L’associazione Gruppo Donne e Giustizia nel corso 2019 ha continuato a sostenere e a tutelare le donne italiane e migranti in difficoltà personale e familiare attraverso percorsi di consulenza legale o psicologica (280 donne). Secondo il monitoraggio sull’affluenza delle utenti, realizzato annualmente, da quando è nata l’associazione nel 1998 ad oggi, le donne che hanno usufruito della consulenza legale sono state 6.714 mentre la consulenza psicologica conta 1144 colloqui diretti svolti dalle operatrici.

La Casa delle Donne offre un panorama assai ricco, con sei diverse realtà attive in ambiti molto diversi tra loro, oltre alle già citate Associazione Gruppo Donne e Giustizia e Associazione Casa delle donne contro la violenza – impegnate più direttamente nel contrasto alla violenza sulle donne- ci sono: Associazione Differenza Maternità (che organizza corsi di preparazione al parto e all’allattamento, corsi di massaggio infantile, corsi di ginnastica perineale); UDI – Unione Donne in Italia di Modena (impegnata attualmente nella Campagna nazionale per l’introduzione nel Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro del tema della molestie sessuali nei luoghi di lavoro); Centro documentazione donna (nel 2019 ha organizzato 202 iniziative culturali differenti); Associazione Donne nel Mondo (impegnata in questo difficile anno a dare informazioni sulle numerose misure e decreti emanati a difesa del contenimento del virus in diverse lingue oltre che all’utilizzo delle piattaforme di didattica a distanza).

Sul versante della prevenzione le associazioni sono impegnate nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio con laboratori didattici e incontri, nel corso del 2019 sono stati realizzati attività in 78 classi, per un totale di quasi 2000 alunni/e coinvolti.

Per quanto concerne i progetti nelle scuole, sospesi in questi mesi del 2020 per il protrarsi della situazione emergenziale, la Casa si sta riorganizzando per adattare i laboratori alle nuove modalità di didattica.

Tra le novità di questo anno anche il nuovo sito internet www.lacasadelledonnemodena.it in cui è possibile trovare le informazioni delle associazioni e di tutte le attività e servizi.

Quelli forniti sono solo alcuni dati che cercano di dare una visione del grande lavoro di rete portato avanti dalle singole realtà associative che compongono la Casa delle Donne, ognuna nel proprio ambito specifico.

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne 2020, la Casa ha deciso di utilizzare come parole chiave “Potere e responsabilità”: «Bisogna alzare il tiro delle pretese per arrivare a uno spostamento dell’ordine simbolico, a partire da un lavoro indispensabile sul linguaggio – commenta la presidente della Casa delle Donne di Modena Giovanna Zanolini – Capire quali sono le parole che ancora ci servono e che ancora significano per noi, nel senso che attribuiamo alle cose, ma anche di quali nuove parole abbiamo bisogno. Per far sì che una donna non smetta di dire “sono una donna” e di nominarsi come tale. Per questo motivo abbiamo scelto di fare un’installazione con le scarpe delle donne che ogni giorno entrano e frequentano la Casa, su tre strisce di stoffa colorata a simboleggiare tutte le donne che uscendo dalla Casa delle donne, pur con le loro difficoltà, fragilità, possono conquistare nuove consapevolezze e sono forti di quel bagaglio esperienziale ed intellettuale che le fa andare libere: libere di pensarsi, esprimersi, muoversi nel mondo».

A causa delle attuali norme di contenimento del virus si è preferito non lasciare l’installazione visibile nel parco di Villa Ombrosa, è possibile vedere alcune immagini e un video alla pagina https://www.lacasadelledonnemodena.it/potere-responsabilita-per-un-25-novembre-diverso/

















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