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Cardone sulla situazione di Casa Serena

Preoccupazione e impotenza a fare qualcosa a favore degli anziani ospiti di Casa Serena, ci ha fatto ritornare indietro nel tempo, quando, a parte le grandi pestilenze che colpirono la città,  una   epidemia di febbri, equiparabili al Covid -19, nel 1801, fu  ben affrontato dalla Comunità locale con nuovi spazi a disposizione della gente.

I giornali di oggi ci notiziano che la città è interessata da una importante incidenza di cittadini residenti colpiti dal Virus ed in particolare nella parte più debole della popolazione in una struttura protetta  che li accoglie.

Da marzo, a seguito delle disposizioni di chiusura alle visite, Casa Serena ha perso la “ serenità” con sofferenza di parenti ed ospiti, anche se qualche sofferenza c’è sempre  stata per questioni di carattere strutturale.

Il Sig. Prefetto nel 2014 comandò l’adeguamento strutturale alla normativa antincendio, prontamente eseguita con disposizione del Sig. Sindaco, alcuni ospiti furono trasferiti in un reparto, vuoto dell’ospedale

Successivamente, su intervento  dei famigliari, sono stati adeguati gli impianti elettrici ed i sistemi di sicurezza, ma sono ancora da eseguire la pulizia dall’amianto e la messa a norma dall’antisismica.

Dimenticato, oggi nell’attuale situazione di preoccupazione, un verbale di ispezione igienica sanitaria , redatto da militari del Comando Carabinieri per la tutela della salute (NAS  di Parma) del 21/09/2016 notificato alla AUSL e Comune di Sassuolo.

“ mancanza nelle stanze degli ospiti del sistema di climatizzazione ad uso esclusivo delle stessa e che lo stesso invece si trova sono nei corridoi e negli ambienti comuni”……” Sistemazione ospiti in maniera mista”… unico servizio igienico nel corridoio “

Il benessere dell’ospite è codificato nella variegata legislazione regionale e nel caso di specie la inesistenza di adeguate condizioni di benessere microclimatico degli utenti mediante il controllo della temperatura dell’umidità e del ricambio dell’aria……….

Nella attuale situazione, forse  una diversa collocazione, avrebbe permesso un maggiore sicurezza?  i tecnici ci possono illuminare.

Una cosa è chiara, il Virus all’interno della CRA non è stato trasmesso da famigliari degli ospiti , tenuti ben lontani dai propri cari… forse la AUSL ci dovrebbe  dire qualcosa, sull’immissione di nuovi ospiti nella struttura.

In conclusione ci saremmo aspettati, una nota da parte della AUSL, ente preposto alla comunicazione.

Mario Cardone

















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