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Tre ravennati denunciati per una truffa a conduzione familiare dai carabinieri di Rio Saliceto

Solitamente è l’acquirente ad essere raggirato nelle compravendite online ma nell’odierna vicenda le parti si sono invertite. I tre furbastri acquirenti (due coniugi e il loro figlio) oltre a non pagare l’intero importo dovuto per l’acquisto di un’autovettura, ammontante a 11.500 euro, a passaggio di proprietà compiuto hanno rimesso subito in vendita su internet la stessa autovettura ottenendo 8.500 euro dal nuovo proprietario. La naturale conseguenza è statala denuncia per concorso in truffa che i carabinieri di San Polo d’Enza, a cui si è rivolta la vittima, hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale a carico di un 42enne, della moglie 39enne e del figlio 21enne, tutti residenti a Ravenna.

Tutto è cominciato agli inizi del mese quando un 55enne abitante a Ciano d’Enza, con il fine di vendere la sua autovettura Ford Fiesta, ha pubblicato su un noto sito di annunci la vendita della macchina. Dopo la pubblicazione è stato contattato da un uomo dichiaratosi interessato all’acquisto con cui concordava un appuntamento a Reggio Emilia e il pagamento con assegno circolare. Visionata l’auto e accordatisi sul prezzo (11.500 euro), l’acquirente si presentava accompagnato da moglie e figlio all’agenzia di pratiche d’auto per il passaggio di proprietà con l’auto che veniva intestata alla moglie. A pratiche concluse il figlio si allontanava con l’auto appena acquistata mentre i due coniugi si offrivano per riaccompagnare a casa il venditore. Durante il tragitto, con il pretesto di un sopravvenuto impegno, i due coniugi lasciavano intendere di doverlo lasciare, consegnandogli 500 euro in contanti e un assegno postale scritto a matita.  Alle rimostranze del venditore i cui accordi erano quelli del pagamento a mezzo assegno circolar,  i due si allontanavano. Recatosi in banca trovava conferme sui suoi sospetti in quanto l’assegno non era esigibile perché  tratto su un conto corrente postale estinto. Imbarazzato per quanto accadutogli la vittima ha atteso 4 giorni prima di rivolgersi ai carabinieri di San Polo d’Enza. Questo ha consentito ai tre truffatori di riuscire a piazzare la macchina vendendola a un’altra persona ignara che si trattava di un veicolo provento della truffa.

Dopo la denuncia i militari di San Polo d’Enza avviavano immediatamente le indagini identificando i tre responsabili della truffa nei cui confronti hanno ottenuto dalla Procura reggiana, concorde con gli esiti investigativi, un decreto di sequestro dell’autovettura. Il provvedimento tuttavia, anche alla luce del fatto che la vittima ha atteso alcuni giorni prima di far denuncia, non veniva eseguito a carico dei truffatori in quanto gli stessi due giorni dopo avevano venduto la Ford Fiesta a un 56enne di Moncalieri per 8.500 euro. L’auto rintracciata veniva quindi sequestrata e affidata al nuovo proprietario in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria, mentre l’intero nucleo familiare, a cui le vittime potranno chiedere il risarcimento in caso di condanna, è stato denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di concorso in truffa.

















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