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San Podo d’Enza, presa dai Carabinieri la banda del tonno in scatola

Apparentemente sembravano delle normali famiglie che entravano nei supermercati per fare la spesa di fatto, come ampiamente documentato dai filmati delle telecamere dei supermercati della Val d’Enza, erano dei ladri particolarmente interessati a un solo prodotto scatole di tonno esclusivamente Rio Mare che razziavano in maniera seriale e con un modus operandi standard. 384 scatolette rubate al supermercato ECU di San Polo d’Enza, 240 dal SIGMA dello stesso paese, 180 dall’ECU di Montecchio Emilia e 280 dl SIGMA di Bibbiano.

Oltre 1000 scatolette di tonno Rio Mare che venivano sottratte grazie al nascondiglio ricavato nella carrozzina del neonato che uno dei ladri spingeva durante la “spesa” che i 4 facevano nei supermercati. Peccato però che i trasferisti del saccheggio di tonno non hanno fatto i conti con i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza le cui indagini, supportate dalle acquisizioni dei filmati di videosorveglianza dei supermercati saccheggiati, hanno portato all’individuazione dei responsabili. Con l’accusa di furto aggravato e continuato i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno quindi denunciato alla Procura reggiana 4 cittadini rumeni, due uomini di 27 e 25 anni e una donna 46enne tutti del milanese unitamente a una connazionale 23enne residente a Parma.

Sarebbero loro, come inconfutabilmente riscontrato dalle indagini dei Carabinieri di San Polo d’Enza, i responsabili dei colpi compiuti in quattro supermercati ubicati tra San Polo d’Enza, Montecchi Emilia e Bibbiano nel corso dei quali i 4 malviventi hanno fatto man bassa di oltre un migliaio di scatolette di tonno per un controvalore di circa 1.500 euro. Sebbene siano riusciti ad assicurarsi il provento dei colpi riuscendo a fuggire, non sono riusciti ad assicurarsi l’impunità in quanto i carabinieri di San Polo d’Enza hanno estrapolato le immagini del sistema di videosorveglianza dei supermercati mettendo a “fuoco” i volti dei 4 malviventi risultati appartenere a quelli degli odierni indagati peraltro gravati da precedenti specifici. Le riprese video mostrano come l’azione predatoria preveda per ognuno compiti precisi: il palo che controllano la zona e dà l’ok, agli addetti al furto che prelevano dagli scafali le confezioni delle scatolette di tonno che passano alla complice che spinge la carrozzina e che le occulta sotto la carrozzina dove si trova il neonato che si portano dietro durante ogni raid furtivo. Compiuta la razza i 4 si avvicinano all’uscita per poi sparire a bordo di autovetture.

Ora i loro volti stanno in queste ore facendo il giro di tutti i comandi dell’Arma per verificare, come si rietine, l’eventuale responsabilità degli stessi in ordine ad analoghi colpi compiuti nei supermercati di altre realtà provinciali del nord Italia.
















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