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Servizio postale: Nexive futuro incerto dopo la vendita al Fondo Mutares. I sindacati dichiarano lo stato di agitazione

I sindacati Slc-Cgil Slp-Cisl e Uilposte-Uil nazionali, su mandato delle assemblee dei lavoratori, hanno dichiarato lo stato di agitazione dei Lavoratori Nexive, secondo operatore postale in Italia, a partire da oggi, contro i tagli al salario e per un piano che preveda investimenti, sviluppo e il rilancio dell’azienda nel mercato postale.

La Slc-Cgil di Modena esprime forte preoccupazione sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori delle filiali di Modena di Nexive dopo l’acquisizione della quota di maggioranza, da parte del fondo tedesco Mutares. Nexive è il secondo operatore in Italia nel mercato postale con una filiale diretta in via Canaletto a Modena e diversi sottopartner tra Modena e provincia e oltre 50 addetti tra diretti e indiretti.

“La holding tedesca Mutares attiva sul mercato europeo con la finalità di rilevare imprese in crisi per facilitare il processo di ristrutturazione  – dichiara Slc-Cgil Modena – ha acquistato l’80 per cento delle quote della società olandese PostNl proprietaria di Nexive Italia.

Mutares acquisisce aziende di medie dimensioni nel mercato europeo e in fase di riposizionamento e che mostrano un chiaro potenziale di miglioramento operativo, nel 2019 le società in portafoglio in Mutares hanno generato un fatturato di 1.5 miliardi di euro”.

“Dopo un iniziale silenzio da parte della nuova proprietà tedesca – continua Slc-Cgil Modena  – il 17 settembre sono state presentate le principali iniziative di un Piano Industriale da implementare nei prossimi mesi, piano che impatta pesantemente sul personale e vede la riduzione del salario a parità di lavoro.

La Slc-Cgil di Modena condanna l’azione di riordino presentata dalla nuova proprietà e ritiene l’operazione nebulosa, priva di riferimenti certi, con il solo obiettivo di impattare sul costo del personale.

La ricetta della Holding tedesca – continua Slc-Cgil Modena – vede la temporanea riduzione dello stipendio  per i dipendenti (15% per i primi dodici mesi e 25% per i successivi dodici); trasformazione di tutti i contratti dei portalettere da full time a part time; eventuale remunerazione aggiuntiva legata ad obiettivi di consegna (cottimo)”.

Slc-Cgil di Modena unitariamente alle Rsa in produzione della Filiale di via Canaletto ritengono inaccettabile la ricetta che evidenzia una scontata riduzione dei costi e chiedono un autentico rilancio dell’azienda con investimenti e miglioramenti dei processi organizzativi e produttivi in un settore come l’e-commerce che registra una crescita esponenziale.

 

 
















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