Da lunedì 5 ottobre è stata ripristinata presso l’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola l’attività operatoria urgente di Chirurgia Generale e Ortopedia. È dunque di nuovo possibile, dopo la sospensione dovuta alla pandemia, operare i pazienti che accedono al Pronto Soccorso con quadri urgenti di addome acuto (appendicite, colecistite, quadri subocclusivi ecc), mentre per la casistica ortopedica sarà garantito il trattamento chirurgico ai pazienti che accedono al PS con necessità di endoprotesi per frattura di femore, osteosintesi arti inferiori e/o superiori, riparazione tendinea ecc. A seguito di tale riorganizzazione viene assicurata la pronta disponibilità locale del medico ortopedico nella fascia oraria notturna (20-8), prefestiva e festiva pomeridiana (14-20).
“Siamo molto contenti di poter riprendere questa attività, che purtroppo era stata sospesa durante l’emergenza covid – dichiara Giuseppe Licitra, direzione medica dell’Ospedale di Mirandola –. Come promesso abbiamo lavorato intensamente in queste settimane per poter tornare ad offrire ai cittadini del territorio la possibilità di assistenza in urgenza. Quanto all’attività ordinaria, la programmazione di settembre ha assicurato buoni volumi di attività chirurgica, con un’occupazione di circa il 60 % delle sale dedicate alle branche chirurgia generale, ginecologia e ostetricia e ortopedia e una programmazione dedicata alla chirurgia ambulatoriale (dall’endoscopia digestiva all’endoscopia bronchiale, dall’oculistica alla dermatologia, ma anche ortopedia, esami di cistoscopia urologica, chirurgia generale) che ha visto una completa ottimizzazione nell’utilizzo della piattaforma chirurgica dedicata. È stato infatti utilizzato oltre il 90% dello spazio disponibile distribuito fra mattino e pomeriggio, segno che l’attività chirurgica, che molto spesso si svolge nelle sole ore mattutine, a Mirandola prosegue anche nelle ore pomeridiane, garantendo un’offerta sostanziosa in termini di volumi e tipologia di intervento”.