Ieri a Bologna, oggi a Reggio Emilia. Per la prima volta nella storia delle relazioni sindacali, si svolge sui territori la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro dei metalmeccanici, che a Modena e provincia interessa oltre 40 mila lavoratori.
«La ripresa della trattativa è positiva, dato che il contratto era scaduto da dieci mesi – commenta il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti – Sul tavolo c’è il rinnovo di un contratto in un momento di grande incertezza e straordinarietà. È stata adottata una modalità nuova di ascolto dei territori: è un buon segnale al quale devono seguire aperture concrete.
La recente dichiarazione di Federmeccanica di voler rinnovare il contratto è utile, – aggiunge Uriti – perché la crisi ci ha mostrato quanto siano importanti le relazioni sindacali nella gestione dell’emergenza sanitaria nelle aziende. Un mancato rinnovo creerebbe un vuoto e aggiungerebbe un’ulteriore incertezza che non possiamo permetterci.
Oltre alla parte salariale, i lavoratori chiedono di elevare le tutele anche sul fronte della sicurezza. È un tema che, come abbiamo visto con la pandemia, è stato cruciale per tenere in piedi aziende e lavoro, facendo tesoro delle esperienze praticate con il confronto e la contrattazione in azienda. Poiché tra non molto finiranno le settimane di cassa integrazione e il divieto di licenziamento, – conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale – ci aspettiamo atteggiamenti socialmente responsabili e risposte concrete anche dagli industriali modenesi».