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Aerospace economy, l’Emilia-Romagna in prima linea per la crescita del settore spaziale

L’Emilia-Romagna punta sull’aerospaziale favorendo la creazione di una filiera regionale in grado di lavorare in stretta sinergia con le Università, i Tecnopoli e i centri di ricerca del territorio. Lo ha assicurato l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, a Alessandro Curti, vicepresidente Confindustria Emilia-Romagna e amministratore delegato del Gruppo Curti Industries di Castel Bolognese (Ra), nel corso di una visita agli stabilimenti aziendali.

“La Regione crede fermamente in uno sviluppo economico sostenibile e nell’economia circolare – ha commentato l’assessore Colla – che sarà uno dei pilastri del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima. Produzione e ambiente non possono essere in antitesi e la Curti rappresenta un esempio splendido di come l’attuazione del paradigma del riciclo e riuso possa creare buona occupazione e fatturati importanti. Nelle prossime settimane ci rincontreremo sicuramente anche per approfondire il tema aerospaziale, che considero un altro irrinunciabile motore di sviluppo per la nostra Regione e per il Paese”.

Durante l’incontro sono state evidenziate le persistenti difficoltà nella ricerca di figure professionali adeguate da inserire in organico, anche a fronte di una retribuzione adeguata. Su questo aspetto, l’assessore Colla ha assicurato che: “c’è il massimo impegno della Regione sul piano della formazione, per indirizzare i giovani e prepararli nelle professioni del futuro con adeguate competenze tecniche e digitali”.

Nel corso della visita, l’assessore regionale ha potuto visionare gli elicotteri Zefhir, gli unici al mondo con paracadute testato e di cui è allo studio una versione ibrida. È stato poi accompagnato a vedere le macchine prodotte in co-engineering per contenitori di liquidi alimentari. Infine, ha potuto visionare un innovativo sistema per la formatura di contenitori con una carta estensibile, chiamato Fiber Form, che ha l’obiettivo di ridurre l’uso della plastica e nell’applicazioni low barrier potrà produrre contenitori interamente compostabili e biodegradabili. Questo prodotto è commercializzato da una joint venture che Curti ha in Svezia con la multinazionale BillerudKorsnas.

Il Gruppo Curti Industries
Il Grupp Curti è leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di progetti nei settori dell’energia, automotive, packaging e wire processing. Con 8 società, di cui 1 negli Stati Uniti, e oltre 500 dipendenti, nel 2019 ha segnato un aumento di fatturato del 35% rispetto al 2018. “Nei primi sette mesi del 2020 siamo ulteriormente cresciuti – ha dichiarato Curti-. Anche in agosto sono arrivati ordinativi per 5-6 milioni di euro e prevediamo di incrementare ancora il fatturato rispetto al 2019”. L’azienda ha investito molto su prodotti propri, dalle macchine automatiche, all’aerospazio, alla meccatronica. “Ogni prodotto nuovo, nel suo sviluppo, segue sempre due dogmi: la sicurezza, sia per i lavoratori sia per l’utente finale, e l’ambiente. Su questo Curti ha creato una divisione di business dedicata alla circular economy che si occupa ad esempio del recupero di sfalci, dei penumatici ed il riciclo delle fibre di carbonio”, hanno spiegato i vertici dell’azienda.

















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