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Lavori, pasti e trasporti per far ripartire a Modena la scuola

Dagli interventi edili in corso di realizzazione in questi giorni nelle scuole per adeguare gli spazi alle disposizioni anti Covid fino alle modalità di erogazione dei pasti, dal trasporto scolastico (il bando per richiederlo scade il 31) all’utilizzo delle palestre.
Si è spaziato ad ampio raggio su tutti gli aspetti che riguardano la ripresa della scuola nella Conferenza dei servizi indetta dal Comune nella sala consiliare del Municipio per giovedì 27 agosto, con collegamenti in videoconferenza per chi non poteva essere presente.

Ad incontrare i rappresentanti di tutte le dirigenze scolastiche degli Istituti Comprensivi di Modena sono stati il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore all’Istruzione Grazia Baracchi, la dirigente dell’Ufficio VIII Ambito di Modena Silvia Menabue, ma anche gli assessori ai Lavori Pubblici Andrea Bosi, all’Ambiente Alessandra Filippi, al Patrimonio Anna Maria Lucà, i dirigenti Patrizia Guerra e Paola Francia del settore Servizi educativi, i tecnici dei Lavori pubblici, del Patrimonio e dello Sport, tutti settori in qualche modo coinvolti nel grande lavoro che amministrazione e scuola stanno facendo per una ripartenza della scuola per quanto possibile in sicurezza.

Obiettivo della conferenza, appuntamento che su proposta del sindaco diventerà ricorrente in quest’anno molto particolare, è stato fare il punto su questioni ancora aperte, mentre nelle scuole procede il lavoro per organizzare la nuova didattica, distanziare i banchi, adeguare gli spazi e ricavare nuovi accessi in vista della prima campanella, che per scuole d’infanzia statali, primarie, secondarie di primo e secondo grado suonerà il 14 settembre, ma per nidi e scuole d’infanzia comunali, convenzionati, della Fondazione Cresciamo già l’1 settembre.

Procedono le opere edili e strutturali programmate con il Piano dai 670 mila euro finanziato con il bando Pon rivolto agli enti locali e condiviso nella prima Conferenza dei servizi del 22 luglio. In realtà il totale delle opere ammonta a 851mila euro, perché ai fondi del ministero il Comune ha aggiunto altri 200 mila euro di cui 110 mila per finanziare i traslochi e 80 mila per lavori nelle aree cortilive delle scuole, mentre attingono da capitoli diversi i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria già programmati, come ogni anno, ugualmente in corso e si valutano ulteriori interventi nei giardini scolastici.
Lo stato di avanzamento delle opere finanziate con fondi anti Covid, registra la conclusione dei lavori in alcuni casi, come alle Ferraris e alle Carducci, in molte altre scuole sono giorni dedicati alle finiture in ultimazione entro la settimana, per tutte comunque entro il 5 settembre in modo ci sia tempo per effettuare gli ultimi traslochi e risistemare le attrezzature multimediali nelle classi.
In sede di Conferenza dei servizi, l’amministrazione comunale ha anche fatto sapere che gli studenti del Liceo Sigonio, dove si stanno ultimando i lavori edili, utilizzeranno per le proprie attività musicali la Palazzina Pucci, non distante dalla sede dell’istituto.

A MENSA UN NUOVO MODO PER PRANZARE INSIEME

Se per quanto riguarda gli spazi aggiuntivi necessari al distanziamento anti Covid nelle scuole primarie e medie della città le maggiori criticità stanno trovano una soluzione, per la ripartenza della scuola resta il nodo trasporti, soprattutto per quanto riguarda gli studenti delle superiori e in particolare per il trasporto extraurbano, come è stato sottolineato durante la Conferenza dei servizi di giovedì 27 agosto.

Discorso diverso per il trasporto scolastico erogato dal Comune, di cui lo scorso anno usufruivano oltre 400 ragazzi. Fino al 31 agosto le famiglie, che ne sono state per tempo informate, possono richiedere il trasporto per l’anno scolastico 2020/2021. Le domande devono essere presentate esclusivamente online (www.comuna.modena.it/istruzione).

Il servizio è attivato al fine di permettere il raggiungimento delle scuole  primarie, secondarie di primo grado e, in via eccezionale, delle scuole dell’infanzia agli  studenti residenti in zone particolarmente distanti e non servite dai mezzi pubblici di linea, Di anno in anno, in base alle effettive esigenze degli utenti vengono definite le linee di trasporto da attivare. In base al numero e al tipo di richieste che giungeranno, il settore Servizi educativi valuterà, insieme al gestore che lo scorso anno ha acquistato anche nuovi pullman, come modulare il servizio, sempre nel rispetto delle disposizioni anti Covid e della sanificazione dei posti, garantita anche nei trasporti verso le palestre esterne alle scuole.

Allo stesso modo, l’utilizzo condiviso della palestra con le società sportive, prevede la sanificazione dei locali e degli spogliatoi da parte della società sportiva e della scuola dopo l’utilizzo.

Sono ancora in corso riflessioni rispetto alla modalità organizzativa del servizio di prescuola che dovrà tenere conto del personale aggiuntivo Ata in corso di assegnazione nelle scuole, mentre in nidi e infanzia comunali gli accessi differenziati partiranno già dalle ore 7.30 assorbendo di fatto esigenze di prescuola.

Capitolo a parte merita, infine, la ristorazione scolastica, approfondito in sede di Conferenza dei servizi con una rappresentante di Cir che sta studiano insieme all’amministrazione comunale, alle scuole e di concerto con il Servizio nutrizione dell’Ausl, le modalità meglio rispondenti ai criteri igienico sanitari previsti, che saranno poi dettagliate con i singoli dirigenti scolastici sulla base delle esigenze di ogni struttura.

Se il problema non sussiste per nidi e scuole d’infanzia, per le primarie si stanno profilando soluzioni diverse modulate per le singole scuole che, in generale, a Modena, godono però di spazi piuttosto grandi. Dove non è stato possibile ricavare ulteriori spazi, si propende per l’adozione, in taluni casi la conferma, dei doppi turni a mensa, ma con doppia apparecchiatura e pulizia supplementare. Bambini e insegnanti mangeranno quindi al loro posto, mantenendo le distanze ed evitando file ed assembramenti, ma insieme a bambini di altre classi, conservando quindi il valore di socialità cha da sempre ha il pasto a scuola, anche se non potranno provvedere a sparecchiare il loro posto e a differenziare i rifiuti.

Solo laddove inevitabile, sarà effettuato il consumo del pranzo in classe, ma il pasto sarà uguale a quello dei bambini che mangiano in refettorio, composto quindi da cibi caldi, freddi e non in monoporzione, con pasto distribuito dagli operatori Cir per evitare code e assembramenti, pulizia approfondita prima e dopo il pranzo anche con l’ausilio del personale scolastico. Inoltre, si valuta l’utilizzo di vassoi che contengano tutte le pietanze per facilitare il consumo del pasto, accanto alla possibilità di continuare ad utilizzare piatti e posate compostabili come in mensa.

















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