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Anziani, più posti e nuova sede per il centro diurno di Modena

Ripensare i servizi rivolti agli anziani, in funzione dell’invecchiamento della popolazione e alla luce dell’emergenza sanitaria che ha contraddistinto questi mesi che comporta l’opportunità di potenziare l’assistenza domiciliare, i centri diurni e al tempo stesso le strutture residenziali per persone non autosufficienti con forti bisogni assistenziali e sanitari. Dall’altra parte, ci sono però anche i vincoli sulle assunzioni imposti da decreto ministeriale che per il Comune di Modena si traducono in una ridottissima capacità di assunzione (circa 8 persone a fronte di un fabbisogno di 90).

Sono queste le istanze che cerca di coniugare la proposta dell’assessorato alle Politiche sociali per la programmazione dei servizi diurni per la non autosufficienza e la gestione del centro diurno per disabili Pisano, approvata dalla Giunta venerdì 7 agosto e illustrata dall’assessora Roberta Pinelli dopo una serie di incontri che hanno coinvolto gli operatori dei servizi, le rappresentanze sindacali e le famiglie degli utenti.
Confermata la volontà dell’amministrazione comunale di ampliare i posti nelle Case residenze per anziani Cra (un migliaio quelli disponibili, di cui circa 700 accreditati, ma in attesa di un posto ci sono ancora un centinaio di famiglie) e pertanto procede l’iter avviato con i bandi, si delinea al tempo stesso una riorganizzazione che consenta di mantenere e rafforzare anche gli interventi di sostegno alla domiciliarità, con particolare riferimento ai centri diurni per anziani e disabili quale supporto per le famiglie impegnate nei compiti di cura.

La soluzione individuata parte dall’analisi della situazione attuale e del fabbisogno, tenendo conto dell’impossibilità di garantire tutte le sostituzioni di personale nei servizi a gestione diretta per i non autosufficienti costituiti da Cra Vignolese (70 posti), Centro diurno Vignolese (12 posti ) e Centro diurno disabili Pisano (20 posti).
Si è pertanto deciso di aumentare da 12 a 25 i posti accreditati di Centro diurno per anziani che dalla Cra di via Vignolese, a gennaio 2021, si sposterà nei locali di via Vaciglio (che oggi accolgono lo Spazio anziani), accogliendo di fatto anche l’utenza già lì presente, che ha necessità assistenziali e sanitarie che richiedono l’inserimento nel centro diurno per garantire l’adeguatezza degli interventi socio-assistenziali.
Si potenziano così i Centri diurni, un servizio che vede anche una nutrita lista d’attesa e che consente all’anziano non autosufficiente di trascorrere la giornata in un ambito protetto, e al contempo si recepiscono le disposizioni di prevenzione della diffusione del Covid 19 trovando il modo di separare completamente il Centro diurno dalla struttura residenziale. Il nuovo Centro diurno sarà autorizzato e accreditato per 25 posti e resta a gestione diretta del Comune come la Cra Vignolese.

Mentre i Centri territoriali di socializzazione saranno gestiti interamente in coprogettazione con le associazioni del territorio che in questi anni hanno collaborato alla realizzazione del progetto. I Centri territoriali, che attualmente vedono la presenza di un operatore comunale, rappresentano infatti una proposta di attività ricreative e di animazione per favorire l’integrazione nel tessuto sociale di appartenenza favorendo le relazioni amicali.
Sarà invece attivata una procedura ad evidenza pubblica per individuare il nuovo soggetto gestore del Centro socio riabilitativo diurno per disabili Pisano, l’unico del Comune dei sei presenti in città. La delibera delinea quindi le linee di indirizzo per la stesura dell’avviso di manifestazione di interesse e di avviare il percorso di concessione dell’accreditamento per i 20 posti. Il servizio sarà aggiudicato con il solo criterio della qualità secondo specifiche e pesi dettagliati nell’avviso, i cui contenuti saranno condivisi con le famiglie degli utenti, come concordato con l’assessora Pinelli, a garanzia della continuità e della qualità del servizio, con particolare riferimento alle attività di socializzazione e di integrazione che continueranno ad essere svolte anche all’esterno del centro e in collaborazione con le associazioni del territorio.

















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