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Tutto qui: al via in Appennino bolognese un progetto sperimentale di collaborazione tra Ausl e farmacie

Si chiama “Tutto qui” il progetto avviato in via sperimentale in questi giorni nel distretto socio-sanitario dell’Appennino bolognese, con il coinvolgimento delle farmacie del territorio che hanno deciso di aderire. Il progetto è volto ad incentivare l’uso delle tecnologie per l’interazione con il servizio sanitario. Se gli esiti saranno favorevoli, sia per i cittadini che per i titolari delle farmacie stesse, verrà esteso a tutte le attività del distretto.

L’idea è molto semplice. Con manifesti e promemoria cartacei distribuiti alle farmacie, l’Ausl ricorderà all’utenza come esistano numerosi servizi che possono essere tranquillamente fruiti da casa tramite dispositivi informatici: la scelta del medico curante, l’autocertificazione del reddito per ottenere esenzioni, la domanda di estensione del congedo di maternità per gravidanza a rischio e tanti altri. Non solo: online si possono prenotare visite senza recarsi al CUP e reperire i propri referti e si può prendere appuntamento per evitare code allo sportello. Ed è online anche la possibilità di richiedere al servizio veterinario la prenotazione per la macellazione al domicilio di animali destinati all’alimentazione umana.

L’idea di posizionare questo materiale informativo nasce dalla consapevolezza che magari non tutti i cittadini accedono a uffici dell’Ausl o ad ambulatori medici, ma di sicuro tutti prima o poi passano in farmacia. E i farmacisti aderenti hanno dato la loro disponibilità ad incentivare questi servizi, assicurando i cittadini più diffidenti sulle enormi potenzialità dei servizi on-line.

«I giorni difficili della quarantena ci hanno mostrato quanto sia importante oggi saper usare un computer, uno smartphone o un tablet» spiega il presidente del Distretto Socio Sanitario dell’Appennino bolognese Alessandro Santoni «strumenti ormai a disposizione di tutti che però oltre a servire per la comunicazione o lo svago possono evitarci disagi, code o addirittura il rischio contagio. Per questo abbiamo creduto in questo progetto e con l’aiuto dei farmacisti, che da sempre nei nostri paesi sono un punto di riferimento per i cittadini e che ringrazio di cuore per la disponibilità, contiamo di sostenerne la diffusione»

«Questa attività» aggiunge la direttrice del distretto Sandra Mondini «rientra in un più ampio progetto di collaborazione con le farmacie del territorio finalizzato ad accrescere sempre di più l’accessibilità da parte dei cittadini ai servizio sanitari».

 

















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