Ultimo appuntamento, prima della Premiazione che avverrà il 25 luglio, della 19^ edizione del Festival Teatrale di Resistenza, rassegna di teatro civile contemporaneo, ideata e promossa da Istituto Alcide Cervi insieme a Cooperativa Boorea.
Negli spazi esterni di Casa Cervi giovedì 23 luglio alle ore 21.30 va in scena “Testa di Rame” della Compagnia Orto degli Ananassi, testo scritto da Gabriele Benucci e Andrea Gambuzza, con Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza, regia di Omar Elerian. Al termine si svolgerà l’incontro con la Compagnia a cura di Tullio Masoni, studioso e critico cinematografico.
A pochi anni dalla Liberazione, in una città tutta da ricostruire, Scintilla, palombaro innamorato del mare e delle sue profondità, è sposato con Rosa, donna impulsiva, gelosa e caparbia. Impigliati nella loro storia d’amore, si agitano finanzieri e contrabbandieri, gente di Borgo, Americani e “segnorine” che spingono i due protagonisti ad un’immersione nel mistero dei loro sentimenti, alla riscoperta del legame naturale che li unisce, come l’acqua e la terra, come il sopra col sotto.
Partendo dalla raccolta di materiale documentaristico e interviste con i protagonisti e i testimoni dell’epoca, gli autori danno vita a uno spettacolo sulla vita e le vicissitudini dei palombari, figure fra le più importanti, anche se meno conosciute e celebrate, della vita portuale del dopoguerra livornese.
Il risultato è un affresco sociale, popolare ed estremamente vivo, delle condizioni di vita di questi piccoli-grandi eroi comuni, proiettato sullo sfondo della storia d’amore tra il palombaro Scintilla e la moglie Rosa. Il linguaggio utilizzato è quello del teatro di narrazione tinto dei colori vivaci della commedia d’amore, in cui i monologhi dei due protagonisti, rivolti ad un interlocutore “invisibile” che non tarda ad incarnarsi nel pubblico, si alternano all’azione per mezzo di un montaggio narrativo ai limiti del cinematografico.
Mario Cavicchi, detto “Scintilla”, palombaro freelance, diremmo oggi, schivo e ritroso a manifestare emozioni, ma abile e scaltro quando si tratta di recuperare relitti e munizioni dal fondo del mare e lei, è sposato con Rosa donna passionale e volitiva. Per una serie di equivoci e di imprevisti i due si trovano rispettivamente in un ufficio della finanza sotto stato di fermo, per un recupero che scopriremo non essere andato esattamente secondo i piani e l’altra su di un autobus che la sta riportando a casa in piena notte dopo una serata straordinariamente movimentata. Nell’arco della storia, i due, faranno i conti con le proprie paure e i propri sentimenti e coinvolgeranno il pubblico in un viaggio attraverso la riscoperta del legame che li unisce, come l’acqua e la terra e come il sopra col sotto.
L’Ass.ne L’Orto degli Ananassi nasce nel 2006 come sintesi delle esperienze maturate dai fondatori in alcune delle più prestigiose scuole nazionali e internazionali con registi di rilievo. Nei primi anni di attività il lavoro si è incentrato sulla scrittura e produzione di spettacoli teatrali, tra i quali: Satellitudini (2007), Acari (2008), Riccardo alla Terza (2009), Livorno Decimo Porto (2010), Testa di Rame (2010), Raffinati (2014), La Parte Migliore di Me (2015). Dopo anni di scritture e spettacoli in tutta Italia, Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza, decidono nel 2015 di dare vita al Teatro della Brigata, uno spazio proprio, di formazione e spettacolo, incubatore ideale per la visione di teatro portata avanti dalla compagnia.
Grazie alla vittoria nel gennaio del 2017 del bando Funder35 di Fondazione Cariplo, l’Associazione, oltre a specializzarsi nel fundraising e nella progettazione, ha realizzato un database del Teatro Ragazzi Italiano, Caravanserraglio, uno strumento di mappatura del panorama nazionale di questo preciso settore e dotandosi della capacità di partecipare e vincere altri bandi, Attualmente sta lavorando alla prima edizione del Festival Con-fusione 100% #communityfocused dedicato alle nuove generazioni.
Lo spettacolo sarà preceduto dal messaggio audio di Ermanna Montanari e Marco Martinelli con una loro testimonianza personale per il Festival volta a sottolineare l’importanza del teatro nell’esplorazione di nuovi modi di condividere e dialogare, di creare appartenenza e trasmettere memoria.
La Premiazione avverrà il 25 luglio alle ore 22 nell’ambito della Festa della Pastasciutta Antifascista di Casa Cervi (che avrà inizio dalle ore 19.30).
La Giuria, presieduta da Maurizio Bercini (regista) e composta da Roberta Biagiarelli (autrice, attrice, regista), Stefano Campani (direttore di Boorea), Gigi Dall’Aglio (attore e regista), Damiano Pignedoli (critico teatrale) – decreterà lo spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro Memoria (2.000 Euro) e il secondo premio (1.000 Euro).
Il Festival è ideato e promosso da Istituto Alcide Cervi insieme a Cooperativa Boorea, con il sostegno di Proges e Conad, con il patrocinio di Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia, Restate 2019, Unione Terra di Mezzo-Comune di Castelnovo di Sotto (Re), Provincia di Reggio Emilia, Comune di Parma, Provincia di Parma, Comuni di Gattatico, Campegine, Poviglio (Re), Comune di Casalmaggiore (Cr), in collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, ErmoColle.
INFORMAZIONI
L’ingresso alle serate è a capienza limitata, in ottemperanza alle misure antiCovid-19; è necessario munirsi di mascherina. Ingresso a offerta libera con prenotazione telefonica obbligatoria ai numeri 0522-678356; 333.3276881 e/o via mail al seguente indirizzo info@istitutocervi.it. Durante le serate di spettacolo, Casa Cervi rimane aperta ai visitatori.
Casa Cervi, via Fratelli Cervi, 9 Gattatico (Reggio Emilia) Tel. 0522. 678356 – info@istitutocervi.it – www.istitutocervi.it – festival.istitutocervi.it. Facebook: @IstitutoCervi / Facebook Festival: @festivalteatralediresistenza. Instagram: @Istituto Cervi