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Innovazione e digitale per il futuro di Modena smart

Venti azioni suddivise in quattro assi strategici principali – infrastrutture e connettività; servizi online e semplificazione; cultura e cittadinanza digitale e infine l’asse dei progetti speciali – per fare di Modena una città sempre più smart: dalla semplificazione amministrativa ai servizi on line, dalle infrastrutture digitali alle azioni di cultura e inclusione digitale.

Il Consiglio comunale di Modena nella seduta di lunedì 20 luglio, con i voti a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica e Verdi) e di Forza Italia, l’astensione di M5S , Lega Modena e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia, ha approvato il Piano digitale 2020, lo strumento di pianificazione e indirizzo strategico dell’innovazione tecnologica e digitalizzazione dell’ente.
“La pandemia – ha affermato l’assessora alla Smart City Ludovica Carla Ferrari illustrando il Piano – ha accelerato la transizione verso il digitale e lo ha reso indispensabile. Sono aumentati la richiesta di connettività e di servizi on line, il bisogno di competenze digitali, la necessità di implementare l’Intelligenza Artificiale, di ricorrere allo smart working e di investire sull’innovazione tecnologica della scuola. La Pubblica Amministrazione ha il compito e il dovere, di mettere a disposizione di cittadini e imprese le migliori opportunità. Siamo oggi ai primi posti in Italia fra le città smart e vogliamo proseguire in questa direzione senza dimenticare che il digitale è un diritto, ma utilizzarlo in modo etico e consapevole è un dovere. Lavoriamo quindianche per creare nella società gli anticorpi contro i rischi e le insidie cibernetiche, come ha detto il presidente Mattarella, e questo piano, che parla di innovazione tecnologica e digitalizzazione, mettendo le persone al centro, ricerca l’equilibrio tra evoluzione tecnologica ed etica”.
L’assessora ha quindi spiegato che il Comune possiede una Man (Metropolitan Area Network) in fibra ottica che collega 48 sedi pubbliche e la banda ultra-larga è stata estesa ai 37 plessi dei dieci Istituti Comprensivi; 426 sono i punti wi-fi di cui 170 comunali, pubblici, ad accesso libero e gratuito. È quasi completata la transizione al digitale delle funzioni amministrative e dei rapporti con i cittadini e continui sono i rapporti con l’Università per condividere competenze al servizio della città e con la Camera di Commercio di Modena per assicurare competitività alle nostre imprese e lavoro etico e di qualità.
“La Cyber Security Academy Modena, avviata con il Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza del nostro Ateneo – ha continuato Ferrari – è una delle frontiere per le sicurezze nel mondo di oggi, e troverà posto nel nuovo Data Center, in un’area della città, quella a nord della Stazione, oggetto di un profondo rinnovamento. Grazie al laboratorio urbano Masa (Modena Automotive Smart Area) siamo impegnati a realizzare due importanti progetti europei in tema di Smart Mobility: Trafair, per monitorare i flussi di traffico e prevedere e migliorare le ricadute sulla qualità dell’aria e Class per il trattamento in tempo reale dei dati della mobilità urbana grazie alle auto connesse, con particolare attenzione all’efficienza della rete del trasporto locale pubblico e privato e alla sicurezza su strada oltre che dei dati”. Proseguiranno anche le iniziative di sviluppo e diffusione della cultura digitale e dei diritti digitali, che a settembre avranno come perno il Festival della cultura digitale Modena Smart Life”.
Il piano prosegue e aggiorna il documento approvato per la prima volta nel 2018 coinvolgendo numerosi settori e ambiti, dall’ambiente alla scuola, dalla mobilità alla sicurezza, dalle attività produttive ai lavori pubblici, ed è raccordato con il Pug e il Pums e con gli obiettivi dell’ente. È coerente con la programmazione in materia di Agenda Digitale della Regione e con le politiche nazionali ed europee.

 

20 AZIONI SU 4 ASSI STRATEGICI

Il Piano digitale 2020 del Comune di Modena è costruito su quattro assi strategici principali: infrastrutture e connettività; servizi online e semplificazione; cultura e cittadinanza digitale e infine l’asse dei progetti speciali. Per ogni asse, il Piano individua gli obiettivi a breve (2024), medio (2030) e lungo (2050) periodo e cinque azioni (quindi complessivamente 20) per l’innovazione tecnologia e la digitalizzazione, prevedendo almeno un’azione a supporto di ogni assessorato.

L’asse Infrastrutture e connettività punta sull’estensione della connettività in Banda Ultra-Larga (BUL) pubblica e della rete ModenaWiFi. La Man, Metropolitan Area Network, che vede come operatore gestore Lepida-Cup 2000, collega già con diverse tecnologie ad alta velocità le sedi pubbliche, i 37 plessi scolastici dei 10 Istituti comprensivi (cofinanziati con SchoolNET), quattro aree produttive (Modena nord, Fiera, PIP 10 e San Damaso) e le frazioni (Albareto; San Damaso-San Donnino; Portile-Paganine; Baggiovara; Cognento; Cittanova-Marzaglia; Lesignana-Ganaceto-Villanova). Il progetto di estensione della Man continuerà con l’interconnessione ed il consolidamento della rete in fibra ottica presso le frazioni e una diffusione sempre più capillare con l’obiettivo del raggiungimento del 100 per cento della copertura del territorio favorendo e coordinando (“catasto del sottosuolo”) anche gli investimenti degli operatori Tlc telefonici.

Sulla Man in fibra ottica che è l’ossatura della Smart city si innesta la rete dei punti WiFi: 426 quelli presenti in città di cui 170 comunali, pubblici, ad accesso libero e gratuito. Cardine dell’asse infrastrutturale è il Data Center-Modena Innovation Hub che costituirà il centro tecnologico della città e il punto di riferimento in campo di sicurezza informatica con la sede della Cyber Security Academy.

Prosegue inoltre, l’estensione della videosorveglianza cittadina che, recentemente rinnovata e potenziata, conta oggi circa 300 telecamere e si integra con il Sistema centralizzato nazionale targhe e transiti (Scntt) e l’installazione della rete di sensori Internet of Things, IoT per il monitoraggio dei flussi di traffico e dei parametri ambientali. Per quanto riguarda lo sviluppo delle tecnologie radiomobili, non è attiva la rete 5G commerciale che a Modena conosce un’unica sperimentazione, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture, legata al tema dell’automotive e della mobilità sostenibile e limitata a un’area ristretta del laboratorio Masa.

Per quanto riguarda l’asse Servizi online e semplificazione, il Comune ha quasi completato la transizione al digitale delle funzioni amministrative (digitalizzazione degli atti) e di un numero rilevante di servizi al cittadino, alle imprese e ai professionisti. Sono fruibili on line quelli relativi a edilizia, attività produttive, istruzione, tributi, anagrafe e stato civile, alle biblioteche e ai pagamenti e sarà potenziata l’offerta di servizi digitali e l’informatizzazione di molte procedure.  Il Comune intende anche strutturare e sviluppare lo smart working potenziando l’infrastruttura in Cloud, dopo l’esperienza straordinaria che nel periodo di massima emergenza sanitaria ha visto oltre 900 dipendenti in lavoro agile.

Inoltre, accanto all’aggiornamento degli strumenti di comunicazione digitale (il portale Mo-Net e la comunicazione email anche con il sistema 1×1, Segnala-Mo, Telegram per avvisare in tempo reale, i monitor della rete MoTv, il portale VisitModenae) e dell’Urp, la presenza sui social, il Comune aderisce a PagoPA, al progetto “Io” per diffondere l’App dei servizi della pubblica amministrazione e sviluppa il Fascicolo comunale elettronico per accedere a documentazione personale e servizi con le credenziali Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che il Comune sosterrà con azioni informative, eventi e giornate di attivazione collettiva o mirata a gruppi e target con procedura ulteriormente semplificata.

Le iniziative per l’inclusione digitale ed il potenziamento della cultura digitale sono uno dei pilastri principali della strategia smart city dell’amministrazione per assicurare l’uguaglianza delle opportunità di accesso e di utilizzo della rete Internet e per lo sviluppo della cultura dell’innovazione e della creatività.

Le azioni dell’asse della cultura e cittadinanza digitale partono dalla scuola con il potenziamento di progetti come CodeItMakeIt, Il Pinguino tra i banchi, Internet Sicuro, Ragazze digitali, CoderDjo e i laboratori Making Labs, per arrivare alle attività di promozione e facilitazione digitale come Pane & Internet e Internet 101. Si collocano in questo ambito l’attività della Palestra digitale e del Laboratorio Aperto, diversi protocolli d’azione come Modena Smart Security, la collaborazione con enti e associazioni e il Manifesto della Cittadinanza Digitale.

Nel quarto asse dedicato ai Progetti speciali rientrano le azioni per lo sviluppo di Masa Modena Automotive Smart Area e dei progetti europei su mobilità e ambiente; la Cyber Security Academy e il supporto a Pmi, Start-Up e commercio, oltre ai progetti di condominio smart, teleassistenza e telemedicina, di illuminazione intelligente, senza dimenticare l’innovazione digitale applicata a turismo, benessere sociale e open-innovation e il programma Smarter Italy promosso dal Ministero dello Sviluppo economico.

 

APPROVATI TRE ORDINI DEL GIORNO

Si concentra sulla riduzione del divario digitale, in particolare per la didattica a distanza, l’ordine del giorno di Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia), collegato al “Piano digitale Modena 2020” e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di oggi, lunedì 20 luglio. Il documento invita l’Amministrazione a tenere monitorata la situazione della popolazione scolastica modenese, anche in collaborazione con gli istituti scolastici e gli enti preposti, per conoscere il numero di famiglie e di utenti a rischio di isolamento o divario digitale, e a promuovere direttamente e sostenere indirettamente ogni azione per garantire a tutti gli studenti pari condizioni nell’accesso alla rete e alla possibilità di usufruire della didattica a distanza sia per quanto riguarda la disponibilità di rete internet a banda larga sia per la disponibilità di strumenti adeguati a utilizzarla.

Potenziare la sicurezza informatica e diffondere la cultura digitale, in particolare nella scuola e nel mondo del lavoro, sono, invece, i due inviti contenuti in altrettanti ordini del giorno, presentati dal Pd e approvati dall’assemblea.

Nel dettaglio, l’ordine del giorno dedicato al potenziamento della sicurezza informatica, approvato con il voto a favore dei gruppi di maggioranza, M5s e Forza Italia (astenuti Lega Modena e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia), è stato presentato da Marco Forghieri e chiede all’Amministrazione di favorire lo sviluppo delle competenze sulla sicurezza informatica per proteggere la privacy e delle persone e i dati del mondo del lavoro e della ricerca, sia all’interno che all’esterno della pubblica amministrazione, anche collaborando con enti, istituzioni locali e associazioni di volontariato. Invita, inoltre, a promuovere occasioni di informazione e confronto insieme alle istituzioni, come ministeri, Regione, Provincia e altri Comuni, agli enti coinvolti (come Lepida, Arpae, Aziende sanitarie, Unimore, Fondazioni e Centri di ricerca), e alle associazioni del terzo settore, coinvolgendo anche soggetti privati per approfondire ambiti specifici.

La mozione che chiede di rafforzare le azioni per la cultura digitale e di promuovere la formazione all’uso delle tecnologie in modo consapevole, critico e creativo, prima firmataria Ilaria Franchni, è stata approvata con il voto a favore dei gruppi di maggioranza, M5s, FI e del consigliere Bertoldi della Lega (astenuti Lega Modena e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia). Illustrata, anche in questo caso, dal consigliere Forghieri, propone, nello specifico, di: proseguire nelle azioni di sviluppo e diffusione della cultura digitale e dei diritti digitali potenziando il festival “Modena smart life”; proseguire nelle iniziative, come CodeitMakeit, per diffondere a scuola competenze ed esperienze di cultura digitale anche attraverso azioni di sensibilizzazione dei genitori “perché pongano attenzione all’uso del digitale in ambito familiare”; attivare un piano di iniziative per la diffusione della cultura digitale, a partire dalla sicurezza informatica, nel mondo delle imprese, per le lavoratrici e i lavoratori; potenziare il programma di incontri “Città – istruzioni per l’uso” per promuovere tra i cittadinii servizi on line e l’utilizzo delle tecnologie digitali; sostenere il programma di facilitazione digitale e informatica assistita, la rete dei luoghi dove si può navigare con l’aiuto di esperti (dalle biblioteche ai net garage) e il programma Pane&Internet della Regione Emilia Romagna dedicato soprattutto agli anziani.

 

SÌ ALLA COMMUNITY NETWORK

Il Consiglio comunale di lunedì 20 luglio ha anche approvato la Nuova convenzione per il funzionamento, la crescita e lo sviluppo della Community Network Emilia-Romagna. Hanno votato a favore la maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica e Verdi) M5S e Lega Modena; si è astenuto Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia.

La Community Network dell’Emilia-Romagna (Cn-ER) rappresenta una modalità di collaborazione e cooperazione consolidata a livello regionale; vi aderiscono enti locali e Aziende Sanitarie ed Ospedaliere. L’attuale convenzione è valida fino al 2023 ed è relativa alla realizzazione, al dispiegamento ed alla gestione dei servizi e-government e dei servizi gestionali in capo agli enti; oltre che alla partecipazione congiunta a bandi nazionali e comunitari.

“Aderendo alla Community Network – ha affermato l’assessora alla Smart City Ludovica Carla Ferrari – ribadiamo che Modena vuole rimanere all’interno della rete e contribuire a svilupparla per ottimizzare risorse, banche dati e competenze avvalendosi da una parte della possibilità di partecipare a bandi nazionali ed europei e, dall’altra, continuando a usufruire dei servizi e delle attività erogate, tra l’altro, dall’agenzia regionale, Lepida, ovviamente calandoli nel contesto locale affinché rispondano appieno alle esigenze di cittadini e imprese del nostro territorio”.

Lepida è infatti lo strumento operativo, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, per la pianificazione, lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture di Telecomunicazione degli enti collegati alla rete e per l’erogazione di alcuni servizi telematici specifici inclusi nell’architettura di rete.

La Community Network rappresenta l’ambito entro il quale attuare gli obiettivi contenuti nell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna e nelle Agende Digitali Locali, nonché realizzare, porre in esercizio e gestire politiche di sistema sui processi di trasformazione digitale. La nuova Convenzione ha per oggetto l’organizzazione e le modalità di collaborazione tra gli enti per la raccolta dei fabbisogni, la definizione di orientamenti e indirizzi per lo sviluppo della società dell’informazione regionale e per l’attuazione degli interventi.

Obiettivi della Community sono, per esempio, proseguire in modo condiviso nel processo di innovazione tecnologica, digitale e sociale condividendo politiche e strategie e ampliare l’uso dei servizi; favorire e supportare i processi di innovazione istituzionale ed organizzativa e incentivare la l’utilizzo delle infrastrutture Ict realizzate in ambito regionale; realizzare interventi ed erogare in modo integrato i servizi, ponendo in essere economie di scala, in modo particolare attraverso la realizzazione di un sistema di accesso unitario per tutti i servizi a cittadini ed imprese; favorire le azioni volte a sviluppare politiche per la sicurezza informatica e la cybersecurity.

















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