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Unimore prima per occupabilità dei laureati nell’annuale indagine stilata da Censis

L’Occupabilità e la didattica si confermano – secondo l’annuale indagine stilata da CENSIS per conto del quotidiano Repubblica – come punti di forza dell’Università di Modena e Reggio Emilia. L’istituto nazionale di ricerca ha assegnato anche quest’anno all’Ateneo emiliano il primo posto tra i grandi atenei con riferimento alle opportunità di lavoro riservate ai laureati Unimore.

Sulla base dei parziali assegnati, Unimore risulta brillare nell’indicatore “occupazione” (107,0 punti su 110) dove è al primo posto tra i grandi Atenei e al terzo assoluto nel confronto tra tutti gli Atenei, di poco dietro i due Politecnici di Milano e di Torino, ed è inoltre ben posizionata per quanto riguarda i servizi, la comunicazione e i servizi digitali.

Il quotidiano e l’istituto di statistica, poi, hanno stilato anche classifiche distinte per raggruppamenti disciplinari sulla qualità didattica, per la quale si sono considerati gli abbandoni tra il primo ed il secondo anno di corso di laurea, l’acquisizione dei crediti da parte degli iscritti nell’anno accademico, il tasso di iscritti regolari, la regolarità negli studi, la mobilità degli studenti in uscita, la numerosità di università estere ospitanti studenti dell’ateneo ed il numero di iscritti stranieri.

Decisamente lusinghiera la valutazione che emerge per Unimore dai parametri che concorrono a definire il giudizio sulla sua didattica, dove nel confronto tra tutti gli Atenei pubblici risulta sempre tra i primi posti per tutte le discipline insegnate:

“I dati dell’indagine Censis 2020 – commenta il Rettore Carlo Adolfo Porro – confermano i consolidati punti di forza di Unimore, in primo luogo l’alta percentuale di occupati per i nostri laureati/e. Questo aspetto è ovviamente cruciale per studenti e studentesse che in questa fase stanno scegliendo il loro percorso formativo. Il forte legame con territori particolarmente dinamici e l’attenzione alle richieste di figure professionali sono infatti alla base dei buoni risultati del nostro Ateneo, unitamente alla qualità della didattica distribuita su un ampio spettro di aree disciplinari e professionali, che permette alle future matricole un ventaglio di possibilità tra cui scegliere sulla base delle proprie preferenze individuali”.

















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