Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto e decreti di perquisizioni delegate emesse dalla Procura della Repubblica di Firenze a carico di un sodalizio criminale composto da un cittadino italiano e cinque cittadini di origine albanese, tutti di età compresa tra i 29 ed i 46 anni, per i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con collocazione stabile tra Prato e Modena, e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Grazie ad attività info-investigativa suffragata sia da alcuni controlli a carico cittadini albanesi effettuati dalla Polizia Stradale a Modena, che da accertamenti su alcune auto riconducibili a persone stanziali nella città di Prato, la Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile di Firenze è riuscita a risalire le fila dei movimenti.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, hanno permesso di constatare come un cittadino albanese, che aveva la disponibilità di un’officina nella città di Prato, fosse incaricato di fornire i veicoli per spostarsi sul territorio nazionale al sodalizio, mentre gli altri cinque erano incaricati della distribuzione al dettaglio di cocaina, hashish e marijuana.
Tra i fatti contestati agli indagati vi è anche una vendita avvenuta a Modena l’8 giugno scorso di un chilo di cocaina ad un gruppo criminale di origine senegalese tuttavia non andato a buon fine: invece di ricevere come contropartita del denaro, sotto la minaccia di una arma da sparo, gli indagati venivano infatti costretti dall’acquirente del gruppo senegalese a cedere gratuitamente il carico.
Tra il 3 e 7 luglio 2020 è stato anche riscontrato che il sodalizio aveva acquistato, detenuto e trasportato 20 chili di marijuana tra Modena e Torino con almeno due viaggi.
Il fermo di indiziato di delitto è stato eseguito a carico di uno dei membri del sodalizio, un cittadino albanese di 30 anno, che è stato fermato all’aeroporto di Bologna in quanto sorpreso a lasciare l’Italia.
Nel corso delle perquisizioni delegate effettuate contestualmente al citato fermo a carico dei restanti membri, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Modena e Prato, uno dei componenti albanesi di 44 anni è stato arrestato perché trovato in possesso a Modena, sulla propria autovettura, di 13,5 kg di marijuana, mentre altro componente, sempre di origine albanese, di 46 anni è stato arrestato a Modena in quanto, a seguito di controlli amministrativi, emergeva a suo carico il reato di reingresso illegale nel territorio dello Strato italiano previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione.