SAL’Avis Comunale di Sassuolo convoca per lunedì 13/7 alle ore 20,45 presso la sede di Via Decorati al Valor Militare,14 l’annuale assemblea ordinaria per l’espletamento di tutti gli adempimenti relativi all’approvazione del bilancio 2019. Si ricorda che la stessa era prevista per il 23 Marzo scorso, scadenza poi rimandata a data da destinarsi a causa del lock down imposto dalla pandemia Covid 19.
Nel corso della riunione nella relazione del Consiglio verranno presentati ai soci, oltre al bilancio ed al compendio delle attività annuali, anche gli straordinari dati relativi alle donazioni 2019 (+ 279 sacche pari al + 6,4% rispetto all’anno precedente) con un significativo aumento di tutti i parametri relativi alle diverse tipologie di donazioni. Più importante, specialmente se inserito nel periodo difficilissimo in cui è stato realizzato , è il risultato del primo semestre 2020 che chiude con un segno positivo (rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) di 205 donazioni pari al 8,7% che ha annullato i timori di un possibile crollo che inizialmente si era paventato. Come si è potuti arrivare a tale risultato.
Il presidente Casoni non ha dubbi: anzitutto grazie alla incredibile generosità dei donatori che hanno saputo vincere il pur comprensibile timore per i rischi di assembramento e che va a sommarsi alla solidità delle strutture sezionale e provinciale, miscela altamente positiva in grado di compiere il miracolo. In tempi brevissimi si sono attuati gli adeguamenti strutturali richiesti: Triage d’ingresso, montaggio delle barriere in plexiglass, segnatura degli itinerari, adeguamento degli spazi, reperimento delle mascherine e disinfettanti, adeguamento degli elenchi depurati dagli operatori sanitari altamente pericolosi (poi pian piano riammessi). Il tutto senza perdere una sola giornata di donazioni e garantendo l’approvvigionamento sia in quantità che in tipologia di sacche. Non solo abbiamo mantenuto i donatori (continua Casoni), anzi siamo riusciti a sostituire i mancati possibili nuovi ingressi provenienti dalle scuole con una esplosione di disponibilità civica da parte cittadinanza che si è offerta di darci una mano offrendo il proprio sangue consci dell’importanza del lavoro che stavamo facendo. Il tutto nel più assoluto rispetto dello stile che caratterizza l’Avis dove si lavora senza clamore e dove il donatore è riconoscibile soltanto per qualche ora dopo la donazione grazie al cerotto sul braccio.
Sicurezza dunque per il ricevente, sicurezza per il donatore, sicurezza per la comunità: questi sono i pilastri che sostengono il lavoro dell’Avis. A questo proposito si ricorda che ai donatori che lo accetteranno verrà effettuato al momento della donazione del tutto gratuitamente il sierologico anticovid. Si ricorda infine che le trasfusioni in Italia nel 2019 sono state circa 3 milioni: una ogni 10 secondi. Numeri impressionanti che inorgogliscono chi contribuisce a crearli.