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Modena, 800 mila euro per l’affitto dopo l’emergenza Covid

Quattrocentomila euro per dare un sostegno alla locazione a oltre 250 famiglie fragili giĆ  in graduatoria, altri 210 mila euro per rinegoziare al ribasso contratti di locazione, consentendo un beneficio ai locatari, ma anche ai piccoli proprietari. Infine, le risorse non assegnate entro tre mesi tramite le rinegoziazioni, insieme ad ulteriori 200 mila euro, saranno distribuite per contributi a sostegno della locazione a famiglie in difficoltĆ  a causa dellā€™emergenza Covid-19.

ā€œOccorre agire in fretta ā€“ afferma lā€™assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli ā€“ e non ĆØ il caso di allungare ulteriormente i tempi, perchĆ© i fondi, finalmente disponibili, sono quelli destinati a Modena a sostegno dellā€™abitare in seguito allā€™emergenza Covid-19 e sono tante le famiglie che aspettano perchĆ© hanno bisogno di un aiuto per lā€™affitto. Per lā€™assegnazione dei contributi abbiamo quindi giĆ  iniziato a scorrere ulteriormente la graduatoria del bando affitti di febbraioā€.
Ammontano complessivamente a 806 mila euro le risorse assegnate al Comune di Modena dalla ripartizione del Fondo regionale (che comprende anche risorse statali) per lā€™accesso allā€™abitazione in locazione in seguito allā€™emergenza Covid-19. La Regione ha infatti ampliato le misure a sostegno dellā€™abitare disponendo che le risorse assegnate siano utilizzate per una quota fino al 50 per cento per lo scorrimento delle graduatorie dei bandi per lā€™affitto e almeno il 50 per cento della restante parte per lā€™erogazione di contributi volti a favorire le rinegoziazioni. Trascorsi tre mesi, le risorse avanzate dalle rinegoziazioni potranno essere utilizzate per contributi diretti.
In particolare, lā€™Amministrazione ha pubblicato lā€™avviso pubblico per poter accedere entro il 30 settembre ai contributi per le rinegoziazioni dei contratti. In ottobre, invece, sarĆ  pubblicato un nuovo avviso per assegnare eventuali risorse rimanenti e ulteriori 200 mila euro del Fondo regionale come contributi a sostegno della locazione destinati a due tipologie: famiglie con Isee inferiore a 3.000 euro e famiglie che hanno subito una forte riduzione del reddito a causa dellā€™emergenza epidemiologica da Covid-19. Lā€™obiettivo ĆØ infatti realizzare interventi mirati e rapidamente attivabili per rispondere alle situazioni di difficoltĆ  su cui anche il Comune di Modena ha registrato un aumento significativo.
Lā€™Ufficio Casa stima che siano circa 260 le famiglie che potranno beneficiare della prima tranche di contributi, pari a 406mila euro, tramite lo scorrimento delle graduatorie dellā€™ultimo Bando affitti. Attraverso il Fondo sociale affitti il Comune a inizio anno aveva infatti assegnato contributi per circa 900mila euro e a beneficiarne in quella prima fase erano stati 600 nuclei, ma altre famiglie posizionandosi piĆ¹ in basso nella graduatoria, non avevano potuto ottenere il contributo pur avendone i requisiti. Ora si vedranno invece erogare il beneficio che sarĆ  mediamente di 1500 euro a famiglia, pari a tre mensilitĆ . Per ottenere il contributo hanno presentato un valore Isee compreso tra 3mila e i 17.154 euro.
La rinegoziazione dei contratti dā€™affitto, invece, ĆØ una misura giĆ  sperimentata dal Comune, con il supporto delle organizzazioni di rappresentanza dei proprietari e degli inquilini, negli anni immediatamente successivi alla crisi economica ed ĆØ risultata uno dei mezzi piĆ¹ efficaci per ridurre la morositĆ  nella corresponsione degli affitti e le conseguenti procedure giudiziarie di sfratto. Le famiglie con contratti tra privati aiutate grazie allo strumento della rinegoziazione attraverso le organizzazioni di rappresentanza negli ultimi anni sono state oltre 200.

CONTRIBUTI PER CHI RINEGOZIA I CONTRATTI

Una riduzione dellā€™importo del canone di locazione libero, transitorio o concordato per 12 mesi, anche associata alla modifica della tipologia contrattuale da libero o transitorio (anche studenti) a concordato. E ancora, la stipula di nuovi contratti concordati per alloggi sfitti.

Sono queste le fattispecie in cui potranno essere assegnati i contributi destinati alla rinegoziazione dei contratti dā€™affitto, per i quali il Comune ha emanato un avviso pubblico. Obiettivo della misura ĆØ favorire la riduzione del canone, con eventuale modificazione della tipologia contrattuale, come strumento per fronteggiare la difficoltĆ  delle famiglie nel sostenere lā€™affitto, garantire il pagamento a favore dei proprietari dellā€™immobile, oltre a incentivare coloro che hanno in proprietĆ  alloggi sfitti a immetterli sul mercato della locazione a canone concordato. La misura consente quindi di conciliare gli interessi di inquilino e proprietario attraverso unā€™azione solidale di redistribuzione delle risorse volta a diminuire il rischio di morositĆ  e di eventuali sfratti. Lo strumento rientra tra le azioni messe in atto dallā€™Amministrazione grazie alle risorse assegnate dal Fondo regionale (che comprende anche risorse statali) per lā€™accesso allā€™abitazione in locazione in seguito allā€™emergenza Covid-19.

Alla rinegoziazione dei canoni saranno destinati complessivamente 210 mila euro e sarĆ  possibile aderire entro il 30 settembre, salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento del fondo disponibile. Oltre questo termine, le risorse eventualmente rimanenti verranno destinate a interventi diretti di sostegno a inquilini in difficoltĆ , in aggiunta a ulteriori 200 mila euro del Fondo regionale.

I beneficiari dei contributi per la rinegoziazione sono i nuclei familiari con cittadinanza italiana, di uno stato dellā€™Unione europea o con permesso di soggiorno per almeno un anno, con Isee 2020 non superiore a 35 mila euro (in caso di mancanza il richiedente puĆ² formalizzare la domanda entro il termine del 30 settembre dichiarando un valore Isee presunto e impegnandosi a presentare la documentazione entro il 30 ottobre). Il soggetto richiedente dovrĆ  essere titolare di un contratto di locazione ad uso abitativo o di assegnazione in godimento di alloggio di proprietĆ  di una Cooperativa di abitazione.

Per la presentazione della domanda inquilini e proprietari dovranno rivolgersi alle rispettive organizzazioni di rappresentanza, con i quali il Comune, per conto anche dei rappresentanti delle Unioni dei Comuni partecipanti al Tavolo territoriale delle Politiche abitative della provincia, sottoscriverĆ  nei prossimi giorni apposito protocollo dā€™intesa. Il contributo verrĆ  erogato una tantum dal Comune direttamente al locatore.

La riduzione del canone dovrĆ  essere di almeno il 20 per cento se a canone libero e di almeno il 10 per cento se a canone concordato; i contributi assegnati saranno pari al 70 per cento dellā€™importo della riduzione fino a un massimo di 2.000 euro che, in caso di modifica della tipologia contrattuale ad affitto a canone concordato, salgono a 2.500 euro. Nel caso di nuovi contratti concordati per alloggi sfitti (il cui canone mensile ĆØ fissato in 700 euro) il contributo ĆØ pari al 50 per cento del canone concordato per i primi 18 mesi, fino a un importo di 3.000 euro. Sulle autocertificazioni verranno effettuati controlli da parte dellā€™Amministrazione.
















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