Venerdì 15 maggio, il Nucleo Investigativo di Modena – con il supporto delle Compagnie di
Modena, Sassuolo Carpi e Desenzano del Garda (BS), del Gruppo CC Forestale di
Modena, del 13° Nucleo Elicotteri di Forlì e del 5^ Rgt Emilia Romagna – ha eseguito,
nelle provincie di Modena e Brescia, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Modena, su richiesta della locale Procura della Repubblica (PM Dott. Giuseppe Amara), nei confronti di 7 cittadini italiani (di età compresa tra i 26 ed i 47 anni – sei residenti a Modena e uno a Castelnuovo Rangone), quasi tutti gravati
da pregiudizi di polizia specifici, ritenuti responsabili di 323 furti aggravati e continuati in
concorso e di 2 rapine.
L’indagine, condotta da giugno 2019 a febbraio 2020, ha consentito di documentare
l’operatività nella provincia di un gruppo di persone di origine nomade, residenti in due
campi e in alcuni appartamenti nei Comuni di Modena e a Castelnuovo Rangone, dediti
ai furti in due Centri di Raccolta del Comune di Modena, gestiti in regime di
concessione pubblica dalla società multiservizi “Hera S.p.A.”.
In particolare, gli indagati – dal gennaio 2018 – hanno utilizzato 4 autocarri intestati a terze
persone, allo stato non indagate, per accedere alle aree ecologiche e asportare numerose
tonnellate di materiale ferroso, centinaia di elettrodomestici (caldaie, frigoriferi,
condizionatori, Tv color, ecc…) e batterie esauste, per poi immettere nuovamente la
refurtiva nel mercato legale e dare vita a una vera e propria attività economica parallela.
Gli stessi soggetti, che riuscivano a effettuare più sottrazioni nell’arco della giornata in
orari di apertura al pubblico, in molti casi erano arrivati ad assumere atteggiamenti
spavaldi e intimidatori nei confronti degli operatori dei centri di raccolta che li invitavano
a desistere e, in due circostanze, a rivolgere minacce esplicite e a concretizzare così anche
la rapina impropria.
L’esecuzione dei provvedimenti restrittivi e contestuale sequestro preventivo di tre
autocarri utilizzati dagli indagati nel trasporto del materiale sottratto, ha visto impegnati
circa 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Modena, del Gruppo CC Forestale di
Modena (per la verifica di ulteriori eventuali reati ambientali) e del 5^ RGT Emilia
Romagna di Bologna e con il supporto di un elicottero del 13° Nucleo Elicotteri Carabinieri
di Forlì per il monitoraggio dall’alto dei luoghi da ispezionare.