Una cascata di piccoli cuori colorati, l’uno diverso dall’altro, è il modo nel quale l’Associazione Reggio Ricama ha desiderato riconoscere la professionalità e la dedizione prestate dagli operatori impegnati nei settori Covid dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.
La consegna di 470 cuori di stoffa ricamata si è svolta questa mattina nella sede dell’ex-ospedale Spallanzani. A ricevere la presidente dell’associazione Sandra Cosmi, insieme ad alcune socie, erano il Direttore del Presidio Ospedaliero Provinciale Giorgio Mazzi e i direttori dei reparti alle cui equipe la donazione è destinata: Marco Massari per la Struttura di Malattie Infettive, Nicola Facciolongo per quella di Pneumologia, Pierpaolo Salsi per quella di Rianimazione, Maria Luisa Davoli per quella di Geriatria, insieme ad altri operatori.
Come ha spiegato Sandra Cosmi, presidente dell’associazione: “L’emergenza sanitaria ha sconvolto le vite di tutti, obbligando a rivoluzionare gli stili di vita e riflettere sul proprio ruolo in questa società. Si sono riscoperti nei confronti degli altri una sensibilità e un interesse che sembravano perduti. Non hanno destato sorpresa l’impegno, la dedizione, il sacrificio con cui il personale medico e sanitario si è adoperato e tuttora continua a fronteggiare questa situazione faticosa e imprevedibile. È questo il loro lavoro, certo, ma ci si rende conto di quanto sia realmente importante soltanto davanti alle grandi emergenze. Il nostro è un piccolo gesto ma è fatto con il “cuore” per esprimere l’enorme riconoscenza dovuta a chi ha combattuto in prima linea durante questo lungo periodo”.
Nata 30 anni fa, Reggio Ricama è una scuola di ricamo che conta oltre 200 allieve le quali, sotto la guida di maestre esperte, riprendono un’arte antica fatta di pazienza e perseveranza e in cui si fondono il gusto del bello, la creatività e l’eleganza. Durante il periodo di isolamento maestre e allieve hanno preparato i piccoli manufatti che esprimono le capacità piccole o grandi di ogni ricamatrice.
“In questi mesi abbiamo ricevuto numerose attestazioni di stima, di affetto, di apprezzamento per il nostro lavoro, in diverse forme” ha commentato Giorgio Mazzi nel ringraziare le donatrici “Sapere, però, che nelle settimane del massimo contenimento oltre 200 persone abbiano dedicato il proprio tempo a realizzare con cura delle piccole opere d’arte da destinare ai professionisti impegnati nell’assistenza, stupisce e gratifica tutti noi”.