La possibilità di applicare sul campo – nelle aziende, nel settore pubblico, nel sociale – quanto imparato in aula e sui libri è sempre più sfruttata dagli studenti dell’Università di Bologna. Lo dicono i nuovi dati sui tirocini curricolari, che confermano il percorso di crescita già avviato negli anni scorsi e l’apprezzamento per l’esperienza fatta sia da parte degli studenti che per gli enti che li ospitano nelle loro sedi.
“I dati che abbiamo raccolto evidenziano che l’importante momento formativo dei tirocini curriculari si traduce spesso e sempre più in una esperienza ritenuta utile e di piena soddisfazione, sia da parte dello studente che dell’ente ospitante”, dice la professoressa Eugenia Rossi di Schio, delegata dell’Università di Bologna per l’inserimento nel mondo del lavoro. “Per noi è motivo di soddisfazione e insieme sprone a lavorare in questa direzione sempre più e sempre in più stretta collaborazione con gli enti ospitanti”.
Nel 2019 i soli tirocini curricolari (senza contare quindi quelli post laurea) svolti dagli studenti Unibo sono stati 21.626, un dato superiore alla media del triennio precedente che si ferma a 20.071. Da segnalare che tra questi tirocini se ne contano ben 1.100 che sono stati svolti all’estero. Considerando che ogni anno i laureati all’Università di Bologna sono circa diciottomila, si può dire che in media ogni studentessa e ogni studente arriva a conclusione del suo percorso di studi con un’esperienza di tirocinio curricolare.
Rispetto all’impegno degli studenti, la tipologia di tirocinio più diffusa ha una durata di medio periodo, per un totale di crediti formativi raccolti che varia da 3 a 8, ma sono numerosi anche i tirocini più lunghi, che offrono da 9 a 13 crediti e anche oltre. L’area sanitaria è ovviamente quella nella quale la pratica dei tirocini è più diffusa (46% del totale), ma sono moltissime anche le esperienze in azienda e negli studi professionali (26%), negli enti pubblici (11%) e nel mondo dell’associazionismo e del sociale (9%).
Alta la soddisfazione degli studenti. Dai dati raccolti l’affermazione “il tirocinio è stato utile” raccoglie un punteggio medio di 9,2 su 10, mentre “il tirocinio è stato coerente con il mio percorso di studi” ottiene in media un punteggio di 8,8 su 10. E la stessa soddisfazione arriva anche sull’altro fronte, quello dei referenti aziendali: dalle loro valutazioni emerge con chiarezza che gli studenti affrontano il tirocinio con le competenze necessarie (punteggio medio di 8,4 su 10) e svolgono i loro compiti in modo efficace (punteggio medio di 9,5 su 10).