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Parco della Resistenza di Modena, presto le aree per la biodiversità

Nuovo passo importante per il progetto Parco Campagna della Resistenza: l’amministrazione comunale ha dato l’ok per creare aree dove arricchire e tutelare il manto vegetale garantendo così l’esistenza di una moltitudine di forme di vita altrimenti condannate alla scomparsa. Inoltre saranno installati dei “bugs hotel” per api, vespe e altri imenotteri impollinatori e dei pannelli per favorire le attività didattiche e di educazione ambientale dei cittadini, portando Modena ad affiancare le tante città europee che guardano all’ambiente urbano come a un ecosistema attento alla biodiversità.

All’incontro, che si è svolto venerdì 15 maggio, hanno partecipato Alessandra Filippi, assessore all’Ambiente e all’agricoltura del Comune di Modena, accompagnata dall’architetto Roberto Bolondi, che oltre un anno fa hanno iniziato un dialogo positivo con i promotori dell’iniziativa. Il progetto parte dal presupposto che il Parco della Resistenza è stato creato non solo per offrire un grande polmone verde alla città, ma anche per salvaguardare l’ambiente rurale nel quale la città è cresciuta, e nel quale chi ha combattuto per la libertà e la democrazia ha trovato rifugio. Con il tempo l’ambiente è stato travolto dallo sviluppo industriale della stessa agricoltura, dalla crescita dell’urbanizzazione, dall’inquinamento e dall’incuria. La biodiversità che ne assicurava l’equilibrio e la salubrità si è impoverita e il progetto punta a salvaguardare e ricostruire proprio quella che è rimasta.

Il progetto Parco Campagna della Resistenza è stato presentato dal Gruppo Modenese di Scienze Naturali in condivisione con diverse associazioni naturalistiche e il supporto di oltre mille cittadini che a novembre 2019 hanno presentato una petizione al Comune. Sono tante le iniziative che nell’ultimo anno hanno lo hanno fatto conoscere alla cittadinanza: il 25 aprile si è tenuto il tradizionale bio-blitz che nel 2019 ha coinvolto decine di ragazzi e nel 2020 (nel rispetto delle disposizioni contro la pandemia) ha collezionato centinaia di fotografie naturalistiche scattate da casa dai partecipanti. Il prossimo appuntamento è in programma il 4 ottobre, con l’adesione di Modena all’”Urban Nature 2020” promossa dal WWF.

















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