Il grande musicista, pianista, direttore d’orchestra e compositore Ezio Bosso, se n’è andato stanotte nella sua casa di Bologna. Aveva 48 anni, stroncato da una malattia con cui conviveva da molti anni e che lo costringeva a lunghi periodi di sosta, oltre ad averlo costretto in carrozzella.
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Appresa la notizia della scomparsa di Ezio Bosso, il Sindaco di Bologna Virginio Merola ha voluto esprimere il più profondo cordoglio con queste parole: “Ezio Bosso è stato un compositore e un interprete straordinario. Ha amato Bologna e con questa città è stato generoso – non sempre ricambiato – dandole musica e momenti irripetibili.
Per me è stato un amico e questo rende il dolore per la sua scomparsa ancora più forte.
Siamo orgogliosi di avergli attribuito il Nettuno d’Oro nel 2015.
Ciao Ezio, nessuno ti potrà dimenticare perché quello che hai lasciato è indelebile”.
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“E’ con immenso dolore che apprendo della scomparsa di Ezio Bosso. Si è spento a Bologna, la città dove aveva scelto di abitare, regalando a tutti noi momenti indimenticabili. Perdiamo un’artista unico e un uomo straordinario, il cui amore per la vita e la cultura saranno per sempre un esempio”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dopo la notizia della morte del compositore e direttore d’orchestra.
“Un musicista apprezzato nel mondo e una persona splendida, un emiliano d’adozione che a Bologna aveva deciso di impegnarsi anche per i tanti giovani che lo seguivano, per il Teatro Comunale, senza mai perdere il sorriso e la volontà di andare avanti nonostante la terribile malattia che lo affliggeva da tempo. Ci mancherà. Voglio esprimere il cordoglio più sentito ai suoi cari a nome mio personale e di tutta la Regione. Pur in questo momento di profonda tristezza- chiude il presidente della Regione- resta l’orgoglio di averlo avuto qui, nella nostra comunità regionale. Una presenza e una lezione indimenticabili. Grazie Maestro”.
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Appena appresa la notizia della scomparsa di Ezio Bosso, anche il Rettore Francesco Ubertini si unisce al dolore della comunità cittadina ed esprime il cordoglio per la perdita di un artista straordinario che, nonostante le difficoltà della malattia, ha saputo esprimere e donare il meglio di sé grazie alla musica.
Ezio Bosso, nel 2015, in occasione della Reunion organizzata sotto il mandato del Rettore Ivano Dionigi, aveva composto e donato all’Università di Bologna, la sinfonia N.4 “Alma Mater”, dedicata alla Magna Charta Universitatum, il documento che elenca i principi universali di libertà di insegnamento e ricerca che guidano tutte le università del mondo. Una sinfonia che eseguì in alcune sue parti davanti a una Piazza Maggiore gremita dai laureati Alma Mater provenienti da tutto il mondo e poi in Aula Magna di Santa Lucia, eseguendola integralmente e per la prima volta, con il Collegium Musicum Almae Matris e con la collaborazione dell’Accademia dell’Orchestra Mozart.
Dice il Rettore Francesco Ubertini: “Perdiamo un grande musicista e compositore che ha dato tanto non solo alla città di Bologna ma anche all’Università. Sono certo che la sua musica e il suo ricordo continueranno ad arricchire i nostri spazi e il nostro tempo, perché come ha affermato lo stesso Bosso in alcune occasioni in cui ho avuto piacere di conoscerlo ‘La musica, tra le tante cose belle che offre, ha la caratteristica di essere tempo condiviso’“.
Dichiara il prof. Ivano Dionigi: “Con la morte di Ezio Bosso, io perdo un amico: ci volevamo bene e ci stimavamo. Ma perdiamo tutti. Perde l’Università, per la quale ha dato, perde Bologna, per la quale ha dato, perde il Paese, per il quale ha dato. Ci ha dato una grande lezione di amore per le cose belle, vere, giuste. Per la vita”.