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“Native/i resilienti”, il progetto promosso dalla Città metropolitana di Bologna

Cosa stiamo imparando dall’esperienza Covid-19? Quali sono le nuove competenze messe in campo per affrontare i tanti cambiamenti imposti dall’emergenza sanitaria? Le risposte a queste e ad altre domande costituiranno il patrimonio che l’iniziativa “Native/i resilienti” vuole costruire e mettere a disposizione del sistema educativo per favorire una costruttiva elaborazione dell’emergenza Covid-19 all’interno dei contesti scolastici e formativi, valorizzando l’impegno delle scuole, degli enti di formazione e di altri soggetti in questo ambito, senza disperdere le tante esperienze già in corso.
Il progetto è promosso dalla Città metropolitana di Bologna in collaborazione con numerosi soggetti pubblici e privati e si integra pienamente negli obiettivi del Piano Strategico Metropolitano-PSM 2.0 e nella programmazione dell’Agenda metropolitana per lo Sviluppo sostenibile.

L’idea è quella di promuovere il concetto di resilienza, intesa anche come elemento fondamentale per lo sviluppo sostenibile e di fornire strumenti utili all’elaborazione di questa fase di cambiamento personale e sociale, stimolando il pensiero critico e in generale un atteggiamento proattivo e creativo.

“Native/i resilienti” coinvolgerà studentesse e studenti in percorsi didattici di approfondimento sulle competenze che in questo periodo sono state messe in campo, sia a livello personale e nel proprio sistema di relazioni, sia nell’ambito delle discipline di studio e delle professioni di riferimento, o di altri contesti di interesse. Una sezione sarà inoltre riservata ai cambiamenti nel lavoro degli e delle insegnanti. Il tutto in prospettiva futura: cosa è emerso in questo periodo e cosa potrà e dovrà essere “tenuto” quando la crisi sarà passata o comunque gli equilibri saranno ristabiliti.

L’iniziativa è rivolta a Istituti scolastici di ogni ordine e grado, pubblici e paritari, Centri per l’Istruzione degli Adulti, Enti di formazione professionale del sistema IeFP, Fondazioni ITS ed enti che realizzano percorsi IFTS o di formazione superiore, altri enti pubblici o privati che lavorano con gruppi di giovani.

Gli strumenti didattici e gli altri materiali esito dei percorsi costituiranno un patrimonio di conoscenza e una testimonianza diretta dell’esperienza Covid-19, che rimarrà a disposizione del sistema scolastico-formativo nel prossimo anno scolastico e in quelli successivi.
I percorsi troveranno spazio per la condivisione e la valorizzazione nell’ambito del Festival della Cultura tecnica il prossimo autunno.

Per partecipare è necessario compilare entro il 10 luglio 2020 il form online

















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